sabato 25 settembre 2010

attenzione!

disse marsellus wallace a butch coolidge:
"E' l'orgoglio che ti blocca il cervello e te lo mette nel culo. Mettiglielo tu nel culo. L'orgoglio fa solo male. Non aiuta, mai! Supera certe cagate" 
seguirò il consiglio, ma solo per oggi!
"Se ce ne stiamo quieti, nessuno si farà male, saremo tutti come tre piccoli Fonzie, noi qui. Com'è Fonzie, lo sai? Avanti, Jolanda, lo sai com'è Fonzie?" "E' quieto." "Come?" "Quieto." "Brava, hai vinto un mappamondo."

mercoledì 22 settembre 2010

nichi

..mentre scorreva in tv ieri sera l'intervista delle iene a nichi io mi trovavo ad un riunione della sezione del mio paese a discutere con un influente politico regionale. tornato a casa ho capito molto. e confermato nella mia testa la mia idea di politica. ho capito realmente l'altisonanza della differenza delle due carature politiche. metto qui l'intervista a nichi per sottolineare il suo stile e la sua eleganza nell'esprimere concetti e ragionamenti. la direzionalità di quello che vuol far capire all'interlocutore. arriva diretto al cuore. centrando a pieno il problema ma sopratutto dando una risposta.

parole: "la precarietà è insopportabile", "educazione alla libertà ed alla democrazia", "manipolazione del vocabolario", "una comunità avvolgente e necessaria"...

martedì 21 settembre 2010

l'amigdala di airelav..

..scoperta dislessia acuta. analfabetismo cronico nella mia tesi di laurea. una delusione. sentiti responsabile di tale gesto airelav (nota compagnia aerea di biella). cmq detto questo leggendo il nypost di oggi scorgo un articolo interessantissimo che parla dell'amigdala, del putamen e del multitasking. è stato scoperto che i maschietti hanno un cervello del 9% più grande delle femminuccie. beh, però le femminuccie potrebbero giustamente replicare tutto è in proporzione all'uso che se ne fa di questo 9% in più. macché: gli uomini hanno comunque una quantità di "materia grigia" 6 volte e mezzo più grande di quella delle donne. fosse così semplice: la sfida sul cervello tra uomini e donne è la partita più pericolosa che gli scienziati di tutto il mondo stanno giocando da anni. se fosse vero che gli uomini, per esempio, hanno più "materia grigia" (verrebbe cosi spiegato il fatto che gli uomini eccellono nella matematica) sarebbe altrettanto vero che le donne hanno più "materia bianca", che sarebbe quella che permette di connettere le diverse parti del cervello, esercitando così la funzione oggi comunemente detta multitasking. inoltre le femminuccie sorpasserebbero i maschietti anche nell'ultimo campo di osservazione della neurologia, quei "neuroni specchio" che ci permettono di "sentire" gli altri, rivivere le emozioni, agire insomma empaticamente: risolvendo così anche la sempiterna questione della "sensibilità" femminile. un problemino mica da poco per tanti maschietti.

riftvalley nairobi 2005
tornando a noi, a me e te, ieri sera mi hai detto: "non sono un genio perchè i geni si ricordano tutto a memoria". quindi si suppone che tu abbia dei problemi nella tua amigdala.

scrivo questo perché ti ricordo che l'amigdala è ritenuta da molti il centro di integrazione dei processi neurologici superiori (come le emozioni) e della memoria emozionale. l'amigdala compara gli stimoli ricevuti con le esperienze passate e le associa alle altre esperienze olfattive ed uditive (del pulviron). in questo modo l’amigdala è capace di analizzare ogni esperienza, scandagliando le situazioni ed ogni percezione. quando scatta l’allarme della paura, per esempio, l’amigdala scatta come un sorta di grilletto neurale e reagisce inviando segnali di emergenza e tutte le parti principali del cervello; l’amigdala è dunque archivio della nostra memoria emozionale, per ciò analizza l’esperienza corrente, con quanto già accaduto nel passato: quando la situazione presente e quella passata hanno un elemento chiave simile, l’amigdala lo identifica come una associazione ed agisce, talvolta, prima di avere una piena conferma. ci comanda precipitosamente di reagire ad una situazione presente secondo paragoni di episodi simili, anche di molto tempo fa, con pensieri, emozioni e reazioni apprese fissate in risposta ad eventi analoghi..

airelav non è necessario quindi essere dei geni..
la vita senza l’amigdala è un’esistenza spogliata di significato personale. all’amigdala è legato qualcosa di più dell’affetto: tutte le passioni dipendono da essa. le lacrime, un segnale emozionale esclusivo degli esseri umani, sono stimolate da essa. asportando o resecandola negli animali, questi perdono ogni impulso a cooperare o a competere e non provano più rabbia o paura. l’amigdala è come una di quelle centraline programmate per inviare chiamate di emergenze ai vigili del fuoco, alla polizia.. ogni qualvolta il sistema di allarme istallato all’interno di un’abitazione o di una banca segnali un problema.

tu sei portatrice del genuino sapore della tua amigdala. tu sei quello che è la tua amigdala. indipendentemente dalla tua capacità di ricordare o "salvare con nome". il tuo modo di porti nella vita è l'insieme di tutte le informazioni immagazzinate nell'amigdala. quindi come vedi non è necessario richiamare al momento giusto la frase o il riferimento bibliografico. basta semplicemente porsi nella vita di tutti i giorni con genuinità ed inconsapevolezza. proprio come fai tu!
indipendentemente dalla complessità nei nostri ingranaggi o vecchi meccanismi, nella nostra testa quello che conta non è la capacità di ricordare, memorizzare le emozioni o le informazioni. ma saperle cavalcare, assaporare, lasciarle andare, trattenerle e poi? trasformarle in sogni!

sopressione dello sviluppo dei paesi in via di sviluppo

sopressione dello sviluppo dei paesi in via di sviluppo

..ieri sera mentre festeggiavo un momento di "vita" con alcuni amici/conoscenti/colleghi mi sono imbattuto in un piacevole colloquio (per niente turpiloquio) con una ragazza. si è parlato di onu, ong e lavoro ideale.. citando le varie esperienze personali abbiamo condiviso le nostre idee. alcune diverse. alcune concordanti. molto importante è stato il passaggio riguardante il ruolo delle Nazioni Unite!
si apre a new york il vertice MDG con 140 capi di Stato per verificare e rilanciare gli obiettivi del millennio. un percorso difficile e poco soddisfacente. mancano volontà e fondi. i banchieri bloccano la minitassa sulle transazioni finanziarie. cade a pennello oggi un articolo del new york times di bono vox in merito.

"In tutta sincerità, i recenti summit globali - da Copenhagen a Toronto - sono stati un fallimento totale, così che la comunità internazionale (che potrebbe anche non esserne ancora consapevole) di fatto è in forte ritardo per un proficuo incontro multilaterale che non si incentri sul parlare a vanvera ma sul fare. Il tema di cui si dibatterà al vertice delle Nazioni Unite di questa settimana è di quelli la cui enorme importanza è pari soltanto allo scarso riconoscimento per la breve denominazione che lo contrassegna: mi riferisco alla sigla degli Obiettivi di sviluppo del millennio, quel Mdg che sta per Millennium Development Goals (e Dio ci scampi da questa sciocca mania degli acronimi)'."

concludo ricordando la mia personale idea in merito alle nazioni unite, tutte le nazioni del mondo ricche, tutti gli apparati internazionali quali fmi, fao, oms e gruppo bildelberg e MEDIA di tutto il mondo. essi sono i principali imputati del reato contemporaneo di istigazione forzata e pianificata alla sopressione dello sviluppo dei paesi in via di sviluppo. pensate se tutti i tg e quotidiani del mondo ogni giorno mettessero queste mie poche righe qui sotto in prima pagina..
MORTI ANCHE OGGI 35,000 BAMBINI. vi ricordo che nonostante qualche giorno fa ci hanno ricordato che i dati sulla povertà sono migliorati (-0,7%) ogni giorno nel mondo continuano a morire i suddetti bambini. di cosa? di povertà, fame e malattie facilmente curabili. sono esistiti in 55 anni 72,000 funzionari delle nazioni unite. essi hanno preso e prendono ad oggi 15,000 dollari a testa al mese. il loro compito è ed è stato quello di studiare il problema della fame nel mondo. continuando a ragionare in dollari, se questi 72,000 avessero preso 10,000 dollari invece di 15,000 oggi non morirebbe più nessun bambino di fame e non ne sarebbero morti milioni, in quanto il costo di 5 tazze di riso per i 35,000 bambini al giorno è di 7,000 dollari.
con benessere e senza retorica occidentale dico where the streets have no name..

venerdì 17 settembre 2010

into the wild

..sono felice che tu abbia risposto! quel gelato alla banana non lo dimentico. un vero e proprio affronto al mio phanteon dei "de gustibus non est disputandum". cmq era molto zuccherato. però devo dire che era/eri così dolce che hai fatto sembrare lo zucchero sale. ti ricordi la proposta che ti ho fatto qualche sera fa? bhe sappi che è ancora valida! prima o poi trovando il coraggio, quello che manca, di fuggire dall'esistenza, bhè ecco quel giorno, se ti andrà, passerò a prenderti!
non manca molto! ..tu, come la vedi?

"Da due anni cammina per il mondo. Niente telefono, niente biliardo, niente animali, niente sigarette. Il massimo della libertà. Un estremista. Un viaggiatore esteta la cui dimora è la strada. Scappato da Atlanta. Mai dovrai fare ritorno perché the west is the best. E adesso, dopo due anni a zonzo, arriva la grande avventura finale. La battaglia climatica per uccidere l'essere falso dentro di lui e concludere vittoriosamente il pellegrinaggio spirituale. Dieci giorni e dieci notti di treni merci e autostop lo hanno portato fino al grande bianco del Nord. Per non essere mai più avvelenato dalla civiltà, egli fugge, e solo cammina sulla terra per smarrirsi nella foresta."

Alexander Supertramp (C.J. Mccandless) – Maggio 1992

martedì 14 settembre 2010

..il buon senso di oigaib!

..diciamo che in questi giorni molti mi pongono molte domande a cui non sempre riesco a dare risposta!
non ultima quella del mio amico oigaib. lui sostiene di non trovare ragion d'essere nella mia stonata fusione tra contemporaneità ed apprezzamento del passato! 
spiegare un così ampio concetto a parole non sempre può risultare facile. ci provo. prometto che userò nulla di forbito ma bensì semplicità ed immediatezza nell'esprimere questo mio concetto.

corro subito al riparo e rispondo che il mio atteggiamento, il mio modo di pormi dinnanzi all'esistenza che scorre davanti a me è il frutto di scelte di buon senso al 90% ed il restatnte 10% di irrazionalita (dovuta ad una condizione di coatta schiavitù imposta dalle teorie di jung: "chi evità l'errore elude la vita").
tralasciando l'irrazionalità dico, caro amico oigaib, che nell'esistenza provo a cercare sempre e comunque vita. indipendentemente dal lasso temporale preso in considerazione. quindi si evince facilmente che quando opto per soluzioni sonore del passato e le sommo, altrettando facilmente, ad altre soluzioni sonore contemporanee scelgo sempre e cmq un parametro ben preciso. tale parametro vorrei potesse essere elargito ad altri campi della mia personalissima conoscoenza. non solo al campo sonoro ma bensì anche altri campi. quelli che la vita offre.

diceva cartesio: "il buon senso dovrebbe essere la cosa meglio sparsa al mondo"

dico io: il buon senso è la capacità di ascoltare e comprendere (non compatire) nella diversità gli aspetti veramente impregnati di valore. valore tale da essere annoverato e "salvato con nome" nella testa delle persone. per creare un precedente, una struttura fissa atta ad essere richiamata ed utilizzata, applicata per godere al meglio della vita. il tutto attraverso la ragione ed il confronto. il buon senso dovrebbe essere alla base dell'operato di tutti gli esseri umani, sia per ciò che concerne i contributi di solidarietà da esprimere agli altri sconosciuti, sia riguardo i rapporti fra gli esseri umani più vicini a noi e che non reputiamo. insieme al rispetto reciproco il buon senso dovrebbe essere uno dei principi basilari per una pacifica e proficua convivenza nella comunità che è il nostro pianeta terra.

auguro a tutti di viaggiare insieme al buon senso come fa il mio amico oigaib. 
scrivo questo perché caro amico, per quel poco che ci conosciamo e per quel poco che ho visto da te, appreso ed apprezzato ad oggi devo solo che ringraziarti!
un sentito grazie!

sabato 11 settembre 2010

non ho alcuna certezza in cui credere. evviva la decrescita

..oggi nel giorno in cui ricorre l’anniversario dell’11 settembre 2001 voglio scrivere, per contro, qualcosa di molto più vicino a noi e al nostro "stato" di malessere delle società occidentali cosiddette avanzate "civilizzate". più precisamene, tirando in ballo i 185 milioni di morti per guerre, rivoluzioni, lotte, massacri, genocidi, oppressioni e dittature dettagliati nelle cifre dell’agghiacciante atlante storico del ventesimo secolo di matthew white, ed equamente distribuiti fra capitalismo e comunismo. questi dati cosa sono a confronto delle 3mila innocenti vittime settembrine o dei 23mila (soldati occidentali, talebani e civili) in afganistan + 45mila (soldati occidentali, curdi, iracheni e civili) in iraq? ..ecco allora che il significato della parola morte assume un valore molto diverso per latitudine longitudine nonché lasso temporale. senza tralasciare i 35mila bambini che muoiono ogni giorno per fame, povertà e malattie facilmente curabili.

mi fermo subito. da saggio provocatore, quale sono, tiro le redini per arrestare la mia foga che da sempre va in direzione ostinata e contraria. mi fermo perché il mio compito resta sempre quello di porre domande e seminare dubbi. non ho alcuna certezza in cui credere.

queste ultime parole scritte in grassetto non sono parole negative. anzi sono sinonimo di lotta. una lotta che vorrei fosse portata avanti da tutti. rincorrendo la speranza, gioia e la virtù. lottare per un mondo migliore. tutti assieme. tutti assieme a rincorrere valori come la solidarietà e l'amicizia. valori che indirettamente implicano la cosa che oltre alla vita ci rende unici su questo pianeta. quella parola che odio tanto scrivere in quanto sentimento soggettivo ma pregnante proprio perché sorretto da altri aggettivi che lo rendono una delle cose più gargantuescamente elevate che l'essere umano può provare.

la mia riflessione di oggi è relativa al lavoro. ai nostri stili di vita impregnati di ore ed ore al servizio di chi? di cosa? ore ed ore a rincorrere la crescita? ma cos'è questa crescita? serve per caso a fare delle guerre a portare altri morti? può essere progresso questo? no, non può esserlo, perché il progresso è un avanzamento di sviluppo delle discipline tecnologiche, sociali, economiche e delle condizioni umane. indirettamente del benessere. oggi solo noi siamo i pochi fortunati di quella lotteria che è la vita fatta di nutrizione coatta che degenera nell'anoressia ma anche nell'obesità!
da oggi voglio iniziare ad essere improduttivo. a credere nelle decrescita di s.latouche. un sistema economico ecologista, anticapitalista, umanista ed anticonsumista. a dire il vero mi sforzo. ci provo. giorno dopo giorno. putroppo mi rendo conto che resto schiavo.

quello che chiedo a voi è solo di inziare assieme a cercare la speranza.

quello che mi chiedo invece è: dove si trova il progresso di vita degli esseri umani?

schiavi di un sistema che logora. un sistema che priva tutti di vivere di meno e ci condanna ad esistere di più. non parlo a titolo personale. forse in parte si, ma parlo di persone a me vicine. private di vivere le vibrazioni che la vita gli sta per offrire. causate da altri esseri umani in nome del profitto e della crescita. purtroppo una crescita solo esteriore e non interiore. una crescita individualista che ci sta portando verso qualcosa di negativo. un oblio. come si fa a rubare la vita agli esseri umani in cambio del cibo, del letto, dell'auto? come si fa a costruire la vita? serve un segnale, una sveglia. spezzare l'incantesimo tutti assieme. questo è il mio sogno.

come sempre sono accusato di essere un pessimista nichilista cronico. può anche essere vero. ma recentemente e "ad oggi" trovo solo speranza nel guardare più lontano, come newton, perché sono sulle spalle di giganti. la spalla è la scienza ed i giganti sono le grandi menti che mi stimolano a guardare verso l'universo. quello che è sopra la mia testa. 35000 piedi sono pochi ma ancora, anche oggi, in direzione sharm, mi avvicinano sempre di più a questa immensità. l'unica che ad oggi mi da ancora qualche speranza e scorre nella mia linfa umana.


mercoledì 1 settembre 2010

non v'è senso.. ha ragione!

..dedico queste parole di P.O. (oggi inaugura il suo blog) a tutti i miei amici esseri umano che si pongono tante domande su presente, futuro e sul senso della vita!

Guardandosi attorno, ci si accorge che la grandiosità delle domande che la gente si pone è inversamente proporzionale alla loro capacità di capire le eventuali risposte. Le cosiddette “domande di senso” costituiscono l’esempio tipico: invece di domandarsi come funziona un telefonino, ci si chiede qual è il senso della vita. E non ci si accontenta della risposta che non solo il senso non c’è, ma che non ha neppure senso chiedersi se ci sia.

A voler essere sensati, bisognerebbe precisare che il senso è una proprietà delle frasi del linguaggio, e non delle cose del mondo. Chiedersi qual è il senso della vita è come chiedersi che colore abbia, o quale sia il senso di un elettrone. 


P.O.