venerdì 23 dicembre 2011

regali per tutti

ossimoro del giorno: "sto mettendo da parte i soldi per andare a vivere in kirghisia"

lunedì 19 dicembre 2011

S.P.

altri tempi, altre persone, altro rispetto..

giovedì 8 dicembre 2011

€ 6.086.565.703


l'agnostico che ha vinto l'appalto dentro il mio corpo non ha nulla contro l'iperuranio concettual-spirituale intriso in ogni essere umano. ma girovagando e confrontandomi con molti italici cittadini evinco che necessitano una wakeupcall per soddisfare la loro domanda impellente di pecunia. il "loro" stato che ne lamenta mancanza non riesce a trovare risposta all'arcano sopra citato. eccovi la risposta! € 6.086.565.703 qui potrete trovare prosperità denaro sufficientemente appagante per ogni esigenza materiale all'interno dell'arco della vostra spiritualità da abbinare come corredo all'idea vostra di comunità.
www.icostidellachiesa.it

mercoledì 16 novembre 2011

giovedì 10 novembre 2011

sempre più schiavi

un banchiere. questa la sentenza. è stato presidente della famigerata commissione trilaterale, una specie di massoneria ultraliberista statunitense, europea e nipponica ispirata da david rockefeller e henry kissinger. è stato consigliere di goldman sachs. è l'amico dei ricchi e non dei poveri. «La cittadella trilaterale è un luogo protetto dove la techné è legge e dove sentinelle, dalle torri di guardia, vegliano e sorvegliano. Ricorrere alla competenza non è affatto un lusso, ma offre la possibilità di mettere la società di fronte a sé stessa. Il maggiore benessere deriva solo dai migliori che, nella loro ispirata superiorità, elaborano criteri per poi inviarli verso il basso» (Gilbert Larochelle, «L'imaginaire technocratique» Montreal, 1990, p.279).
non ci siamo ancora svegliati dal nostro sonno dogmatico. qui in occidente siamo in pochi, abbiamo molta fame e siamo ricchissimi. intrinsecamente e drammaticamente non riusciamo a rinunciare a nulla di materiale. vi do tempo 1 minuto per provare ad immaginare il profumo dell'erba appena tagliata nel prato. a fatica ci riesce ricordarlo. forse perché ci siamo dimenticati come si fa a sognare la vita e non la materialità!?!

lunedì 7 novembre 2011

conto alla rovescia

l'E-Cat genera 480 kilowatt per oltre cinque ore. collegato a un generatore da almeno 300 chilowatt.
il 28 ottobre scorso a bologna si è svolta una dimostrazione di un sistema E-Cat. l'apparato ha “funzionato continuamente per 5,5 ore producendo 479 kW” in media (2635 kWh totali) in modalità autonoma (autosostenuta) consumando piccole quantità di nichel e di idrogeno, senza inquinare e senza produrre scorie radioattive. se fosse vero, sarebbe una fonte di energia pulita che rivoluzionerebbe l'umanità. 
Periodicamente, la World Future Society pubblica le proprie previsioni per i prossimi 25 anni - un esercizio futurologico sempre interessante. Traduco liberamente / riassumo (con qualche commento):
1) Desertificazione: la situazione in Asia e Africa peggiorera'
2) Turismo spaziale: 13.000 passeggeri 'spaziali' all'anno entro il 2021 e un giro d'affari di 650 milioni di dollari.
3) Nanotecnologie: una cura per la cecita' tramite i nano-fiori (nanoflowers) la cui forma ricorda quelle dei neuroni, il che li rende piu' adatti a trasmettere segnali al cervello di quanto lo sia un computer chip tradizionale.
4) Robotica: 'lombrichi' robotici mangeranno la tua spazzatura, riciclando quanto riciclabile. Anche utilizzabili in miniere, per la bonifica di terreni contaminati, etc.
5) Studiare assomigliera' sempre piu' ad un gioco o all'utilizzo di un social network. La 'gamification' dell'educazione intende sfruttare l'innata curiosita' dei bambini per catturarne l'attenzione.
6) Basi lunari per la produzione di energia solare. In questo modo sarebbe possibile produrre i 20 miliardi di watts per anno che saranno necessari ad una popolazione terrestre di 10 miliardi (la stima per la meta' del secolo).
7) Visione 'robotica': sara' una realta' nei prossimi 5-15 anni e superera' le capacita' dei nostri occhi.
8) La colonizzazione dei fondali marini sara' resa possibile dal progresso nel campo delle pile a combustibile che permetteranno lunghi viaggi sottomarini.
9) I palazzi del futuro reagiranno ai cambiamenti metereologici: rivestimenti biotecnologici, raccolta di acqua piovana ed energia solare, produzione di biodiesel, etc, saranno per loro attivita' di routine.
10) La fine dell'identita'. La creazione di avatar multipli online ci permettera' non solo di interagire con il mondo reale tramite social network e mondi virtualli, ma anche di gestire i nostri affari. I confini fra il nostro io reale e quello, o quelli, virtuali saranno sempre meno ben definiti.
11) Il 'gap' fra ricchi e poveri negli USA raggiungera' il picco intorno al 2020. Se la situazione economica attuale vi sembra pessima, aspettate fino alla fine di questa decade... Questa, se non altro, la previsione di Robert R. Reich nel suo Aftershock
12) Energia geotermica: oggi gli impianti geotermici sono poco efficienti in quanto giugono solo a circa 200 metri nel sottosuolo, ma alcune aziende norvegesi, nonche' la ExxonMobil, stanno progettando impianti che raggiungeranno dai 5.000 ai 10.000 metri.
13) Il futuro e' pieno di biciclette. L'uso della bicicletta e' in crescita, come dimostrato dal proliferare di piste ciclabili, etc. Qui temo che i futurologi della WFS proiettino in questa loro previsione quello che e' un loro desiderio, piu' che una realta'. Nei prossimi 25 anni penso invece che continueremo a assistere alla scomparsa della bicicletta nei paesi emergenti e alla sua sostituzione con automobili e motociclette...
14) Internet cerchera' se stesso: non dovrai piu' usare Google direttamente, perche' sapra' gia' cosa vuoi cercare (grazie alle tue ricerche precedenti) e ti fornira' le informazioni necessarie automaticamente. Il che mette a rischio la privacy, per quanto indirettamente: i nostri dati personali faranno sempre piu' gola ai pubblicitari...
15) Fabbriche lunari: tecnicamente realizzabili entro dieci anni, queste fabbriche (chiamiamole colonie?) potrebbero utilizzare minerali lunari per la produzione di nuovi prodotti, per esempio satelliti che potrebbero poi essere posizionati in orbita terrestre (con minor dispendio energetico rispetto al lancio dalla Terra).
16) Geopolitica: le sorprese non mancheranno. Russia e Germania approfondiranno i rapporti economici, Turchia e paesi arabi vedranno l'Iran sempre piu' come un concorrente. L'Europa continuera' invano a cercare la crescita economica, con conseguente declino geopolitico. Il Brasile esercitera' enorme influenza in Africa, sia economicamente che militarmente.
17) Bioprinters: le 'stampanti biologiche' produrranno nuovi organi e i 'robochirurghi' li metteranno al posto di quelli ormai deteriorati. Il trapianto di organi diverra' routine, evitando il problema del rigetto e quello della scarsita' di organi 'donati'.
18) Homo sapiens perdera' la 'corsa agli armamenti' con robot e intelligenza artificiale. Il potenziamento cognitivo/umano non bastera' a farci tenere il passo con le macchine. Lo scenario piu' positivo e' quello nel quale il nostro rapporto con le macchine sara' amichevole. Si noti come tale previsione contrasti, almeno parzialmente, con la quella kurzweilliana che riusciremo a tenere il passo con le macchine mergendoci con loro.
19) Il mutamento climatico minaccia di trasformare in profughi fino a 70 milioni di abitanti del Bangladesh. Il 17% del suo territorio potrebbe essere sommerso. Le popolazioni piu' a rischio, nel caso di disastri naturali, sono quelle piu' povere. Si ricordi, aggiungo io, che anche quelle ricche possono trovarsi in serie difficolta' di fronte all'ira della natura - come abbiamo visto, per esempio, con il recente terremoto e successivo tsunami in Giappone.
20) Potenziati e non: coloro che avranno accesso alle future tecnologie potenzianti, per esempio modificazioni genetiche, non saranno piu' in grado di riprodursi con esseri umani non potenziati. Assisteremo allo sfruttamento dei non-potenziati, da parte dei potenziati? A rivolte per l'accesso alle tecnologie potenzianti? Ad una nuova apartheid? Quella dell'impossibilita' della riproduzione potenziati/non-potenziati mi sembra l'ultima delle preoccupazioni, soprattutto rispetto al problema di quello che in inglese potrebber essere battezzato 'enhancement divide'. La Storia dimostra che i prezzi dei nuovi prodotti tecnologici crolla se e quando sono adottati in massa (vedi il caso del telefonino), ma cosa accadra' nel periodo necessario al calo dei prezzi per prodotti salvavita?

domenica 6 novembre 2011

il mio parroco: don florestano pizzarro

il senso della vita è la vita.
il fine della vita è la fine.
le 2 più grandi frasi della STORIA DELL'UMANITA

giovedì 27 ottobre 2011

martedì 25 ottobre 2011

crisi

"la crisi consiste nel fatto che il vecchio muore e il nuovo non può nascere" Antonio Gramsci
la nostra non è una crisi economica ma bensì una crisi di idee dovuta all'eccessivo benessere occidentale. la scienza non ha una definizione accademica per definire il benessere, con un esempio pratico invece, andremo a delineare la differenza tra l'essere in salute fisicamente, mentalmente, essere socialmente appagati, e in contrapposizione essere disagiati. crisi a parte ricordiamoci che ogni tanto commemoriamo disastri come l'11 settembre e le vittime (2.966) di quel tragico episodio, ma non consideriamo, che ogni giorno muoiono 23.987 persone (la maggior parte bambini) di fame e malattie facilmente prevenibili, e nessun giornale ne parla.
è tutto finto quello che ci viene raccontato. andare fino in fondo alla notizia, comprovarla e diffonderla significa essere meno schiavi, elevarsi dalla mediocrità, più liberi e più vivi.
"avete paura della crisi, sapete quando finirà, non sapete cosa fare? io no, sono felice di essere arrivato a questo punto perché siamo costretti a pensare a cosa fare. serve una nuova idea di società. quella di oggi è una società fondata sui veleni, una società che produce veleni, che si alimenta di cibi avvelenati e sta per essere seppellita da veleni. abbiamo tradito la terra. e la terra non da più i suoi veri frutti in quanto manipolati." Ermanno Olmi

venerdì 14 ottobre 2011

singolarità e transumanesimo



Kurzweil ammette di non essersi particolarmente curato della propria salute fino all'età di 35 anni, quando gli fu diagnosticata un'intolleranza al glucosio, una forma embrionale di diabete di tipo II (un fattore di rischio significativo di malattie cardiache). Kurzweil trovò allora un medico che condivide le sue credenze non convenzionali con cui sviluppare un regime estremo che comprende centinaia di pillole, trattamenti chimici endovenosi, vino rosso e vari altri metodi per tentare di vivere più a lungo.
Kurzweil crede che progressi tecnologici radicali compiuti durante tutto il XXI secolo culmineranno alla fine nella scoperta di mezzi per invertire il processo di invecchiamento, per curare qualsiasi malattia e per rimediare a ferite attualmente irreparabili. Kurzweil si è quindi focalizzato su uno stile di vita mirante ad aumentare le sue probabilità di vivere abbastanza da vedere il giorno in cui la scienza potrà renderlo immortale. 
Kurzweil la definisce la strategia di "un ponte fino a un ponte fino a un ponte": il primo ponte per una vita più lunga è la sua dieta, mentre il secondo ed il terzo ponte sono basati rispettivamente su biotecnologie avanzate e su nanotecnologie che ancora non sono state inventate. 
Kurzweil crede che queste consentiranno durate di vita umana progressivamente maggiori fino al punto dell'immortalità e che attuare con successo il primo ponte ora consenta di raggiungere il secondo in futuro, il quale permetterà di arrivare fino al terzo.
Alcuni elementi dello stile di vita di Kurzweil sono convenzionali: fa esercizio regolarmente, non mangia in eccesso e non abusa di droghe ricreative. Al contrario, molti altri sono controversi e possono essere spiegati con la sua ossessione di poter vivere più a lungo possibile. Kurzweil assume "250 supplementi, da 8 a 10 bicchieri di acqua alcalina e dieci tazze di tè verde" al giorno e beve numerosi bicchieri di vino rosso a settimana nello sforzo di "riprogrammare" la sua biochimica. Successivamente ha ridotto il numero di pillole di integratori a 150.
Benché ciò non sia confermato scientificamente, Kurzweil ed altri credono che assumere grandi quantità di acqua sia necessario per rimuovere le tossine dal corpo e che l'acqua alcalina consenta al corpo di conservare enzimi importanti utilizzati per neutralizzare scorie acide metaboliche. Per questa ragione, Kurzweil aborre le bibite ed il caffè, entrambi acidi. Kurzweil crede che le bevande acide deprivino le riserve di enzimi detossificanti. Kurzweil ha ricevuto critiche da nutrizionisti e scienziati per il suo supporto ai presunti benefici per la salute dell'acqua alcalina e per altre credenze non convenzionali ed ha risposto a queste critiche su Internet. Il tè verde ed il vino rosso contengono antiossidanti che neutralizzerebbero i radicali liberi
Kurzweil consuma vino rosso anche perché contiene resveratrolo, che secondo alcune ricerche potrebbe aiutare a combattere le malattie cardiache, ma che secondo altre sarebbe anche un potenziatore del carcinoma mammario, il che potrebbe di fatto sovrastare qualsiasi ipotetico beneficio. 
Kurzweil assume anche pillole contenenti elevate concentrazioni di questo composto poiché il quantitativo presente nel vino rosso è praticamente nullo.
Durante i week-end, Kurzweil si sottopone anche a trasfusioni endovenose di cocktail di prodotti chimici che ritiene riprogrammeranno la sua biochimica. Misura regolarmente la composizione chimica dei suoi fluidi corporei, si sottopone ad esami preventivi per numerose malattie e disturbi e registra dettagliatamente tutti i cibi che assume. Da ultimo, Kurzweil consuma solo cibi biologici con un basso carico di grassi e sostiene che siano passati anni dall'ultima volta in cui ha ingerito qualcosa che contenesse zucchero.
Kurzweil considera malsani i cibi ricchi di zucchero e carboidrati in quanto causano picchi dei livelli di glucosio ed insulina nel sangue, causando problemi di salute a lungo termine. Consuma invece principalmente verdura, carni magre, tofu e carboidrati a basso contenuto glicemico, ed utilizza solo[ [olio extra vergine di oliva]] per cucinare. Kurzweil consuma anche diligentemente cibi ricchi di acidi grassi Omega-3 (compresi piccoli salmoni selvaggi).
Inoltre, Kurzweil considera prioritario concedersi un quantitativo di sonno sufficiente per la salute fisica e psicologica e mantiene bassi livelli di stress mediante la meditazione e sottoponendosi settimanalmente a massaggi. Fa esercizio quotidianamente camminando, andando in bicicletta ed utilizzando macchinari da palestra, ma sconsiglia forme di allenamento ad elevato impatto. Kurzweil sostiene che i suoi rigorosi sforzi abbiano dato risultati positivi, portando ad esempio il suo socio nel commercio di vitamine che sostiene che la sua "età biologica" sia di oltre un decennio inferiore di quella anagrafica. In effetti, Kurzweil sostiene che il suo regime salutistico personale abbia effettivamente rallentato il suo invecchiamento. Consiglia anche un peso corporeo leggermente sotto la media in quanto questo conferirebbe alcuni dei benefici in termini di allungamento della vita dovuto a una drastica riduzione calorica.
Kurzweil si è iscritto alla Alcor Life Extension Foundation, una società di crioconservazione. In caso di sua morte, il corpo di Kurzweil verrà conservato congelandolo in azoto liquido e conservato in una struttura dell'Alcor nella speranza che la tecnologia medica futura sarà in grado di riportarlo in vita.
Kurzweil è autore di tre libri sugli argomenti della nutrizione, della salute e dell'immortalità: The 10% Solution for a Healthy Life (La soluzione 10% per una vita sana"), Fantastic Voyage: Live Long Enough to Live Forever (Viaggio fantastico: vivere abbastanza a lungo da poter vivere per sempre) e TRANSCEND: Nine Steps to Living Well Forever. In tutti, raccomanda che altre persone imitino le sue pratiche salutiste al meglio delle loro possibilità.
Kurzweil ed il suo attuale medico "anti-invecchiamento", il Dott. Terry Grossman, gestiscono due siti web che promuovono il loro primo e secondo libro, e vendono i loro "prodotti per la longevità", parecchi dei quali sono anche menzionati negativamente su siti per la tutela da frodi mediche e farmacologiche.

giovedì 6 ottobre 2011

senza wikijobs

se oscurano wikipedia = ruspe sul parlamento!
wikipedia è il mio pane quotidiano.
è vero, nel film che stiamo vivendo "riproducendo", chiamato esistenza/vita, nessuno inventa/distrugge nulla.
ma è bene comprendere che qualsiasi cosa, qualsiasi prodotto, qualsiasi conoscenza umana o idea derivano esclusivamente dall’evoluzione della ricerca e dallo sviluppo globale del patrimonio conoscitivo umano. patrimonio basato sul trittico: logica, linguaggio, scienza. con continuità fin dall’alba dell’antichità. però è altrettanto vero che esistono quegli esseri umani chiamati precursori. quelli che sanno leggere il futuro e le esigenze intrinseche. ecco steve era una di quelle. come d'altro canto l'inventore dell'orologio a cucu, un certo ctesibio.
steve jobs dall'alto della quasar dove sei andato dacci una mano!

martedì 4 ottobre 2011

urlo per la paura

gli antirealisti, come niels bohr, sostenevano che le rappresentazioni abbondano di rischi. gli scienziati dovrebbero limitarsi ad elaborare e verificare predizioni empiriche. dovremmo sbarazzarci della parola realtà. è solo un ostacolo. la parola "riproducibile" è più utile della parola "reale".
leonard susskind

le parole sono, naturalmente, la più potente droga usata dall'uomo

Se riesci a tenere la testa a posto quando tutti intorno a te
L'hanno persa e danno la colpa a te,
Se puoi avere fiducia in te stesso quando tutti dubitano di te,
Ma prendi in considerazione anche i loro dubbi.
Se sai aspettare senza stancarti dell'attesa,
O essendo calunniato, non ricambiare con calunnie,
O essendo odiato, non dare spazio all'odio,
Senza tuttavia sembrare troppo buono, né parlare troppo da saggio;

Se puoi sognare, senza fare dei sogni i tuoi padroni;
Se puoi pensare, senza fare dei pensieri il tuo scopo,
Se sai incontrarti con il Successo e la Sconfitta
E trattare questi due impostori allo stesso modo.
Se riesci a sopportare di sentire la verità che hai detto
Distorta da imbroglioni che ne fanno una trappola per gli ingenui,
O guardare le cose per le quali hai dato la vita, distrutte,
E piegarti a ricostruirle con strumenti usurati.

Se puoi fare un solo mucchio di tutte le tue fortune
E rischiarlo in un unico lancio di una monetina,
E perdere, e ricominciare daccapo
Senza mai fiatare una parola sulla tua perdita.
Se sai costringere il tuo cuore, nervi, e polsi
A sorreggerti anche quando sono esausti,
E così resistere quando in te non c'è più nulla
Tranne la Volontà che dice loro: "Resistete!"

Se riesci a parlare alle folle e conservare la tua virtù,
O passeggiare con i Re, senza perdere il contatto con la gente comune,
Se non possono ferirti né i nemici né gli amici affettuosi,
Se per te ogni persona conta, ma nessuno troppo.
Se riesci a riempire ogni inesorabile minuto
Dando valore a ognuno dei sessanta secondi,
Tua è la Terra e tutto ciò che contiene,
E — cosa più importante — sarai un Uomo, figlio mio!

r.kipling

lunedì 26 settembre 2011

gelmini's dream

Ogni mattina, un neutrino si sveglia e sa che dovrà correre più veloce della luce. Ogni mattina, la luce si sveglia e sa che dovrà arrivare al Gran Sasso prima del neutrino. Ogni mattina, non importa che tu sia neutrino o luce, ti toccherà ascoltare le minchiate della Gelmini che si è laureata a 732 km da casa e non riesce ad uscire dal tunnel.
qui è spiegata bene la storia della gelmini dal mitico paolo attivissimo
gelmini a parte se verrà confermato l'esperimento come spiega p.odifreddi significa che il tao della fisica di f.capra è stato precursore. significa che de andrè dicendo: "..che ci sia ben poco merito nella virtù e ben poca colpa nell'errore. Non sono ancora riuscito a capire bene, malgrado i miei cinquantotto anni, cosa esattamente sia la virtù e cosa esattamente sia l'errore, perché basta spostarci di latitudine e vediamo come i valori diventano disvalori e viceversa... non parliamo poi dello spostarci nel tempo: c'erano morali, nel Medioevo, nel Rinascimento, che oggi non sono più assolutamente riconosciute. Oggi noi ci lamentiamo: vedo che c'è un gran tormento sulla perdita dei valori. Bisogna aspettare di storicizzarli." aveva ragione. ed io aggiungo che poi basta aspettare un altro po per una nuova teoria che per un altro po regnerà sovrana. ma altrettanto significa che tutto continua ad essere relativo e limitante ai nostri sensori (5 organi di senso), a quello che faziosamente ci fanno arrivare al cervello e alle nostre personalissime percezioni di quella grande opportunità, finestra temporale, caos, fortuna che è la vita.

venerdì 16 settembre 2011

destino e sopravvivenza

ariete 21 marzo – 19 aprile
“Un Ariete consapevole preferisce peccare per eccesso di audacia e di improvvisazione che accontentarsi di una quiete senza passioni”, scrive l’astrologo Hunter Reynolds. È un concetto che dovresti tenere a mente nei prossimi giorni, ma assicurati che le tue motivazioni siano pure e umili. Se la tua audace improvvisazione è alimentata dall’arroganza e dalla voglia di dominare, i tuoi tentativi di smuovere la situazione per migliorarla falliranno. Lotta contro quella che Reynolds chiama “cortesia terrorizzata”, ma fallo con grintosa compassione, non con rabbia beffarda.
rob brezsny
in questo video dal minuto 6.14 in poi c'è un "esempio" pregnante dove si parla oltre che del destino, della sete di conoscenza, della ricerca e dell'esplorazione anche della vita. un insieme di cose che mi permettono ad oggi di avere la giusta linfa per preservare la mia sopravvivenza e tenermi in vita..

mercoledì 14 settembre 2011

lunedì 5 settembre 2011

dal blog di silvano

Un caro amico mi informa che, con l’aiuto di un generale di stato maggiore in pensione ha calcolato che le risorse di denaro spese per gli eserciti nel mondo consentirebbero di regalare una casa e del buon cibo quotidiano all’intera Umanità, per sempre. Credo sia il caso di riflettere
A questo proposito l’amico Zanotelli mi chiede di diffondere il suo appello che mi pare molto importante

APPELLO
Manovra e armi: “Il male oscuro”
di Alex Zanotelli

In tutta la discussione nazionale in atto sulla manovra finanziaria, che ci costerà 20 miliardi di euro nel 2012 e 25 miliardi nel 2013, quello che più mi lascia esterrefatto è il totale silenzio di destra e sinistra, dei media e dei vescovi italiani sul nostro bilancio della Difesa. E’ mai possibile che in questo paese nel 2010 abbiamo speso per la difesa ben 27 miliardi di euro? Sono dati ufficiali questi, rilasciati lo scorso maggio dall’autorevole Istituto Internazionale con sede a Stoccolma(SIPRI). Se avessimo un orologio tarato su questi dati, vedremmo che in Italia spendiamo oltre 50.000 euro al minuto, 3 milioni all’ora e 76 milioni al giorno. Ma neanche se fossimo invasi dagli UFO, spenderemmo tanti soldi a difenderci!!
E’ mai possibile che a nessun politico sia venuto in mente di tagliare queste assurde spese militari per ottenere i fondi necessari per la manovra invece di farli pagare ai cittadini? Ma ai 27 miliardi del Bilancio Difesa 2010, dobbiamo aggiungere la decisione del governo, approvata dal Parlamento, di spendere nei prossimi anni, altri 17 miliardi di euro per acquistare i 131 cacciabombardieri F 35. Se sommiamo questi soldi, vediamo che corrispondono alla manovra del 2012 e 2013. Potremmo recuperare buona parte dei soldi per la manovra, semplicemente tagliando le spese militari. A questo dovrebbe spingerci la nostra Costituzione che afferma :”L’Italia ripudia la guerra come strumento per risolvere le controversie internazionali…”(art.11) Ed invece siamo coinvolti in ben due guerre di aggressione, in Afghanistan e in Libia. La guerra in Iraq (con la partecipazione anche dell’Italia), le guerre in Afghanistan e in Libia fanno parte delle cosiddette “ guerre al terrorismo”, costate solo agli USA oltre 4.000 miliardi di dollari (dati dell’Istituto di Studi Internazionali della Brown University di New York). Questi soldi sono stati presi in buona parte in prestito da banche o da organismi internazionali. Il governo USA ha dovuto sborsare 200 miliardi di dollari in dieci anni per pagare gli interessi di quel prestito. Non potrebbe essere, forse, anche questo alla base del crollo delle borse? La corsa alle armi è insostenibile, oltre che essere un investimento in morte: le armi uccidono soprattutto civili.
Per questo mi meraviglia molto il silenzio dei nostri vescovi, delle nostre comunità cristiane, dei nostri cristiani impegnati in politica. Il Vangelo di Gesù è la buona novella della pace: è Gesù che ha inventato la via della nonviolenza attiva. Oggi nessuna guerra è giusta ,né in Iraq, né in Afghanistan, né in Libia. E le folle somme spese in armi sono pane tolto ai poveri, amava dire Paolo VI. E da cristiani come possiamo accettare che il governo italiano spenda 27 miliardi di euro in armi, mentre taglia 8 miliardi alla scuola e ai servizi sociali?
Ma perché i nostri pastori non alzano la voce e non gridano che questa è la strada verso la morte?
E come cittadini in questo momento di crisi, perché non gridiamo che non possiamo accettare una guerra in Afghanistan che ci costa 2 milioni di euro al giorno? Perché non ci facciamo vivi con i nostri parlamentari perché votino contro queste missioni? La guerra in Libia ci è costata 700 milioni di euro!
Come cittadini vogliamo sapere che tipo di pressione fanno le industrie militari sul Parlamento per ottenere commesse di armi e di sistemi d’armi. Noi vogliamo sapere quanto lucrano su queste guerre aziende comela Fin-Meccanica, l’Iveco-Fiat,la Oto-Melara, l’Alenia Aeronautica. Ma anche quanto lucrano la banche in tutto questo.
E come cittadini chiediamo di sapere quanto va in tangenti ai partiti, al governo sulla vendita di armi all’estero (Ricordiamo che nel 2009 abbiamo esportato armi per un valore di quasi 5 miliardi di euro).
E’ un autunno drammatico questo, carico di gravi domande. Il 25 settembre abbiamo la 50° Marcia Perugia-Assisi iniziata da Aldo Capitini per promuovere la nonviolenza attiva. Come la celebreremo? Deve essere una marcia che contesta un’Italia che spende 27 miliardi di euro perla Difesa.
E il 27 ottobre sempre ad Assisi , la città di S. Francesco, uomo di pace, si ritroveranno insieme al Papa, i leader delle grandi religioni del mondo. Ci aspettiamo un grido forte di condanna di tutte le guerre e un invito al disarmo.
Mettiamo da parte le nostre divisioni, ricompattiamoci, scendiamo per strada per urlare il nostro no alle spese militari, agli enormi investimenti in armi, in morte.
Che vincala Vita!
Alex Zanotelli
Napoli, 24 agosto 2011

lunedì 29 agosto 2011

oggi do i numeri con sartori

giovanni sartori ci ricorda che mentre mettiamo la parola fine nel mondo economico, la buona novella è che stiamo per diventare (in ottobre) 7 miliardi. per di più, e meglio ancora, arriva anche una nuova previsione demografica. finora si stimava che nel 2050 saremmo arrivati a 9 miliardi, per poi cominciare a decrescere. ma oggi la stima è diventata che a fine secolo, nel 2100, saremo 10 miliardi. la nuova proiezione dei dieci miliardi è terrorizzante. anche perché il sovraccarico demografico colpirà soprattutto l’africa. per fortuna per fine secolo la popolazione cinese scenderà a quota 950 milioni, e anche se l’india dovrebbe salire da 1 miliardo e 200 milioni di oggi a più di un miliardo e 500 milioni, anche così il totale dei due colossi asiatici rimarrebbe invariato. invece l’africa è davvero votata al disastro. quest’anno la zona in crisi di siccità e di cibo è il corno d’africa; ma lo è da parecchio, si tratta di una crisi ricorrente. che ricorre un po’ dappertutto. ma la proiezione che più spaventa è quella della nigeria, che dai 150 milioni di oggi dovrebbe addirittura salire a 730 milioni. aggiungi che i dati demografici non dicono tutto. di tanto un paese povero si sviluppa davvero, di altrettanto aumentano i consumi pro capite: consumi di cibo ma anche di comodità di vita. chi non ha mai visto la luce elettrica, ora la vuole; chi ha sofferto il freddo dell’inverno e il caldo dell’estate ora vuole riscaldamento e condizionatori; chi va in bicicletta aspira a una motocicletta; chi mangiava solo riso ora vuole anche carne. quindi l’aumento demografico comporta aumenti moltiplicati di cibo e di comodità. è giusto. ma il «carico ecologico» diventa così sempre più insostenibile. l’altra faccia del problema è che la sovrapopolazione fa salire l’inquinamento e anche il riscaldamento dell’aria. per il 2100 l’aumento dovrebbe essere di 4 gradi con effetti sconvolgenti sul clima e anche sul livello del mare. e mentre l’acqua salata cresce, l’acqua dolce diminuisce. ovunque le falde acquifere che alimentano l’agricoltura si assottigliano (scendono) da decenni. cina e india possono ancora contare sui fiumi alimentati dai ghiacciai dell’himalaya; ma il granaio del mondo, gli stati uniti, dipende in buona parte dalle falde acquifere di ogallala, che oramai si abbassano tra i trenta e i novanta centimetri l’anno. che fare? io dico che la crescita demografica va fermata ad ogni costo. ma nessuno osa dirlo; l’argomento è proibito. tutti o quasi tutti invocano la tecnologia e le sue scoperte. ma non c’è tecnologia che basti e che ci salvi con dieci miliardi di viventi.

venerdì 26 agosto 2011

steve jobs

di cose reali e vere in questo video ce ne sono molte. quello che però mi ha colpito di più di Jobs è aver reso credibile l’idea che il denaro è uno strumento e non un fine. ma sopratutto che un imprenditore può inseguire un sogno e non l'accumulo di denaro, ovvero la ricchezza. inoltre il suo concetto di morte si avvicina al mio. ha regalato a me e a molte persone parole pregnanti: “Il vostro tempo è limitato, per cui non lo sprecate vivendo la vita di un altro, e non lasciate che il rumore delle opinioni altrui offuschi la vostra voce interiore”. cheers e lunga vita a steve!

giovedì 25 agosto 2011

irene

la grande macchia rossa è una vasta tempesta anticiclonica, posta a 22° sotto l'equatore del pianeta giove, che dura da almeno 300 anni. la tempesta è abbastanza grande da essere visibile con telescopi posti sulla terra. è la più grande tempesta del sistema solare. nulla a cui vedere con "irene" e ai quei pochi centimetri d'acqua nei quali ho attinto i miei piedi per qualche ora. tutto è relativo sulla base del tempo e del posto in cui ci si trova. anche purtroppo nella nostra italia del declino..

sabato 20 agosto 2011

non credere mai a quello che ti raccontano

io che ne so, non sono né un ministro né un esperto. quegli analisti che vi stanno autorevolmente spiegando perché le cose vanno male lo fanno senza avere la minima idea di come farle andare meglio oppure lo sanno eccome. il sistema crollerà, temo per limiti di potere, culturali e di intrinseca ignoranza, ma poi  risorgerà sulle proprie ceneri. è un qualcosa che oggi ereditiamo dall'antico egitto. perfino sua maestà il ministro ha parlato di chi è il vero "master of puppets" e chi ci ha portati fino a questa situazione: favorevole per molti anni a noi pochi, ma sfavorevole a loro per ancora di più tempo. ma la domanda sorge spontanea tu ministro, come mai non hai fermato questo sistema di fittizio benessere occidentale e di nefasto orrore meridional-settentrionale? la tua tecnica è famosa: parlare di sfuggita dell'elitè di controllo, di cui tu fai parte, ma con poca efficacia. è la tattica da sempre perpetrata dagli illuminati ovvero: mettere un pò di verità in mezzo a tante bugie colossali..

venerdì 19 agosto 2011

la mia prossemica nella vita

in risposta al mio ultimo post non posso non auto rispondermi. le microespressioni facciali possono dare un contributo a rivelare se una persona mente o meno. uno studio di paul eckman dice che: dopo aver testato un totale di 20.000 persone provenienti da tutti i ceti sociali, ha trovato solo 50 persone che avevano la capacità di individuare l'inganno, senza alcun addestramento formale. questi talenti naturali sono noti anche come "truth wizards", o maghi di rilevazione inganno dal contegno. ekman, ha sviluppato il facial action coding system (FACS) per classificare ogni espressione del viso umano. ha condotto e pubblicato ricerche su una vasta gamma di argomenti nell'ambito generale del comportamento non verbale. il suo lavoro sulla menzogna, per esempio, non era limitato al viso, ma anche per l'osservazione del resto del corpo. ha contribuito allo studio sulle menzogne e si è impegnato a scoprire perché la gente spesso mente e perché siamo indifferenti con le bugie di rilevazione. quindi dopo questo mi chiedo: per quanto tempo potrò far finta di essere convinto in quello che faccio qui? la mia prossemica sta cambiando giorno dopo giorno. ma allo stesso tempo devo avvicinarmi a qualcosa.

giovedì 18 agosto 2011

exit strategy

“Povera Patria!” Sembra di sentire Franco Battiato, quando spiega perché se n’è andato dall’Italia.
Gianpaolo Grazioli, 31 anni di Torre del Greco, in provincia di Napoli, da cinque è in Nuova Zelanda. Non sopportava più di vivere in un Paese alla deriva, straziato da camorra, mafia e burocrazia. Senza via d’uscita.
“Me ne sono scappato- spiega- perché la classe dirigente che guida lo Stivale non ha progetti. Ci sono troppi incapaci e disonesti. E poi, quante carte per avviare un’impresa! Qui mi sento in paradiso, anche se mi considero un rifugiato politico, fuggito dal suo Paese per disperazione. In Nuova Zelanda ho realizzato il mio sogno, insieme con mia moglie Annarosa e mio figlio che, se Dio vorrà, nascerà ad Aprile. Non mi manca niente. Ho la mia casa, il mio lavoro e, soprattutto, Internet. Ci siamo noi. Basta con l’Italia!” Dunque, è reciso ogni link con il nostro Paese, dove vive ancora la sua famiglia d’origine che ha rispettato la sua scelta.
spiagge nuova zelanda
“Mi fa rabbia - dice ancora- sapere che per colpa di amministratori poco trasparenti la nostra creatività, il nostro talento nel design, per esempio, stanno andando a rotoli. La Nuova Zelanda era la terra più lontana dove potessi andare, letteralmente la fine del mondo. Sono venuto qui alcuni anni fa in vacanza. E mi è piaciuto subito tutto. Ci sono rimasto. Io amo la Nuova Zelanda”. Cosa in modo particolare?
“Amo la natura- risponde- I parchi verdi, il mare, la cultura maori. E’ di sicuro il secondo Paese più bello del mondo. Dopo l’Italia. Amo il cibo, il latte, la frutta, la carne ed il pesce e' davvero di una qualità assoluta. La Nuova Zelanda e' la terra che chiamo casa. E sarà la terra natale del mio futuro bimbo. Questo legame non si cancellera' facilmente”.
nuova zelanda
Per fortuna, ad addolcire i suoi ricordi nei confronti dell’Italia, ci sono i gelati. Quelli che ha imparato a fare in Campania. Prima di diventare direttore del Marina Villa Igiea di Palermo, il più grande porto dedicato al turismo nautico. Tra barche a vela e yachts è rimasto un anno e mezzo.
Ma come sono i neozelandesi? Qui le persone sono semplici, permissive, tolleranti e sempre sorridenti. Un difetto? Forse non sanno cucinare
Un po’ simili agli italiani? Mah, poco. Sono culturalmente diversi. Le scuole insegnano cose diverse. E loro crescono in maniera differente. Gli sport sono diversi. I kiwis (cosi sono detti i neozelandesi, ndr) muoiono per il rugby che in Italia e' uno sport minore. Gli Italiani adorano vestirsi bene e seguire le ultime mode. I kiwis sono venticinquemila kilometri lontani dalle passerelle di Milano. In quale città vive? Ad Auckland. E' caotica, ma nello stesso tempo tranquilla. Spiagge infinite e boschi ancora vergini la rendono unica. E' una città con mille caratteristiche, sul mare. Toccata da un lato dall’Oceano indiano e dall’altro dal Pacifico. Ha un clima piacevole. Un pò come in Italia. Meno caldo d’estate, meno freddo d’ inverno.
La Nuova Zelanda è una zona sismica. Sì, i terremoti sono più frequenti al Sud. Da noi, niente di terribile.
E veniamo ai suoi gelati Ho aperto la gelateria Giapo. E senza tanti inciampi burocratici.
Ci sono italiani tra i suoi clienti? Pochi. Perché proprio una gelateria? E' stato un sogno di sempre.
E che tipo di gelati vende? Vendo un gelato biologico, genuino. La ricetta dei gelati e' "italiana"?
Certo. Sto proponendo quello all’ avocado, mirtillo, fragola e limone organico. Sono senza dubbio il nostro fiore all’ occhiello. Com'è la gelateria? Un punto di ritrovo di amici. E’ orientata al social media.
Progetti di espansione della gelateria? A settembre dell’anno prossimo apriremo un punto vendita all’Aeroporto di Auckland. La qualità della vita com'è? Gli spazi, la natura, le spiagge, i ritmi rendono la Nuova Zelanda una piccola oasi con un’alta qualità della vita. Come sono visti gli italiani?
Bene. Siamo ben accetti e rispettati. Quale la città più particolare della Nuova Zelanda? Io amo Queenstown. Appena possiamo scappiamo li. E' una piccola città che nasce su di un lago ai piedi delle catene montuose the remarkables, dove hanno girato il film Il signore degli anelli. Con un pò di fantasia, potremmo dire che e' una piccola Cortina nell’emisfero sud. Com'è Wellington, la capitale?
E' una bellissima citta'. Io preferisco Auckland, pero'! E' facilmente raggiungibile questa terra dall'Italia?
Occorrono circa ventiquattro ore di volo. Non esiste il non stop. Ci si ferma nel far east e poi qui. Singapore Airline e' la compagnia che prediligiamo. Com'è la lingua maori? Non lo so. Io parlo inglese.
Un messaggio all'Italia? C’e' bisogno di cambiare. Il Paese non ha un programma per il futuro, non sfrutta le risorse che ha. Agli Italiani chiedo di spegnere la televisione. E agli italiani che vorrebbero venire in Nuova Zelanda cosa consiglierebbe? Quello che dico ai miei fratelli: non smettete mai di sognare. I sogni ci fanno vivere. Quale idea imprenditoriale potrebbe essere vincente? Tutte. L’importante è avere coraggio e tenacia. Segue le cronache italiane tramite Rete. Ma il Belpaese sarà per sempre fuori dal suo cuore?
Tre italiani rimarranno per sempre nei mie ricordi. Falcone, Borsellino e Roberto Saviano (lo scrittore). Persone oneste e coraggiose. Come pochissime. Perché non ha mai pensato di mettersi in prima linea a fare politica? Perché non c’è bisogno della politica.

sabato 13 agosto 2011

decrescita ora!

"denaro virtuale: enormi masse di denaro si spostano ogni giorno, ogni ora, ogni minuto da una parte all’altra del mondo senza trovare ostacoli. ne restano fuori solo quelle popolazioni, ormai delle mosche bianche, che, o per rifiuto consapevole o per altro, non sono entrate nel mercato internazionale (certamente gli indigeni delle isole andemane possono farsi un baffo di questi tsunami monetari).
possibile che sia così difficile da capire che non dobbiamo più crescere ma decrescere, che non dobbiamo modernizzare ma smodernizzare, che dobbiamo allentare la morsa dell’integrazione globale?
il mondo occidentale (inteso in senso lato perché ormai quasi tutti i paesi sono coinvolti nel modello di sviluppo a crescita esponenziale partito dall’Europa, in Inghilterra, a metà del XVIII secolo) si rifiuta di capire, perché considera irrinunciabili gli standard di benessere acquisiti. e allora si droga di denaro. non comprende che se non pilota una decrescita graduale di questo benessere lo perderà tutto d’un colpo per quanti sacrifici, e massacri, possa pretendere dalle popolazioni. quando la gente delle città, crollato il sistema del denaro, si accorgerà che non può mangiare l’asfalto e bere il petrolio, si riverserà alla ricerca di cibo nelle campagne dove si saranno rifugiati i più previdenti, provvedendosi dell’autosufficienza alimentare oltre che di un buon numero di kalashnikov per respingere queste masse di disperati.."
massimo fini

giovedì 11 agosto 2011

la rivoluzione islandese e la velocità della terra

volevo informavi su un dato che chiunque sia andato a scuola ignora sistematicamente: in nostro pianeta terra gira da alcuni miliardi di anni intorno al sole alla velocità di 104mila chilometri l’ora. non è magnifico?
invece quanto è altrettanto magnifica la velocissima rivoluzione l'islandese? nel nord europa, nella fredda islanda è in atto una rivoluzione senza spargimento di sangue nel più assoluto silenzio. i cittadini, con un referendum popolare, hanno bloccato il debito contratto dalle banche, il governo è stato destituito, le banche nazionalizzate, arrestati i responsabili della crisi, la costituzione è in fase di riscrittura, l'informazione è tornata ad essere libera. perchè i media dell'eurozona hanno taciuto e continuano a non parlarne?
la risposta è una sola temono che il contagio possa influenzare gli altri paesi europei, e così cercano di riportare alla ragione la ribelle islanda. il popolo islandese proprio per la sua posizione geografica, è un popolo abituato da sempre a risolvere da solo i propri problemi. che succederebbe se la grecia, l'irlanda, il portogallo, la spagna rifiutassero gli aiuti europei e non facessero più fronte al debito contratto dalle loro banche? si dovrebbe rivedere tutto l'impianto economico neo liberista che ha affidato agli speculatori bancari di strozzare le economie delle nazioni europee.

mercoledì 10 agosto 2011

l'inizio del nostro nuovo medioevo

con il capitalismo sul groppone iniziamo a solcare la porta del nostro nuovo medioevo. la ciclicità storica si rifà viva. pensiamoci bene: cosa caratterizza la nostra storia contemporanea? condizioni economiche disagiate e continui spostamenti di esseri umani in condizioni precarie verso aree della terra dove appare un surreale benessere. oltre alle inutili forme di "governo" regnano sovrani i "sistemi mercantili di sfruttamento consumista" basati su signorie e vassallaggio, sia nel macro che nel micro cosmo lavorativo. la nostra attuale crisi economica, appellativo inappropriato atto a non creare panico, è una crisi storica reale dove le macchine stanno avendo la meglio sull'uomo e dove il 60% dei lavoratori stanno per essere sostituiti. le macchine stanno liberando l'uomo dal lavoro.
guardando a quella che è la situazione londinese c'è la prova concreta che disoccupazione e malessere economico provocano violenza. richiamando lo studio merva-fowles (degli anni '90) oggi possiamo comprendere realmente che nelle aeree, e più precisamente nei quartieri dove regna la disoccupazione, ignoranza e maleducazione, accade tutto ciò.
se invece analizziamo il nostro italico dramma vediamo che l'applicazione delle misure ultra-liberiste, figlie della BCE (francia+germania), non si discostano dalle quelle già imposte per decenni dal FMI e dalla banca mondiale ai paesi in via di sviluppo, costretti dalle loro difficoltà economiche a chiedere l’aiuto di queste vampiresche e imperialistiche organizzazioni.
inutile dire che queste misure, applicabili dal 2013, non sono e non saranno affatto necessarie (e probabilmente nemmeno sufficienti) per il superamento del nostro empasse, benché come tali vengano presentate. lo dimostrano, ad esempio, le analisi del premio nobel per l’economia joseph stiglitz, che da anni si oppone alle analoghe misure imposte dal FMI e dalla BM (di cui egli era stato un contrastato vicepresidente)..
idee lungimiranti socialiste che antepongono l'essere umano alla speculazione economica sono ancora ben lontane e forse non arriveranno in questo nostro nuovo medioevo..

sabato 23 luglio 2011

la curiosità è l'essenza della nostra esperienza su questo pianeta

abbiamo imparato molto da quello che abbiamo fatto. osservando il cielo stellato restiamo invasi dallo stupore che ci fa raggiunge il punto omega tanto decantanto da pierreteilharddechardin..per lui l'universo, se è attratto da un punto supremo di complessità e coscienza, non può che muoversi nella direzione di una crescente complessità e di una crescente coscienza. per questo il punto omega è il punto supremo di complessità e di coscienza, che non è solo il punto di arrivo del processo evolutivo, ma la causa per la quale l'universo si muove nella direzione della complessità e della coscienza.. ecco perche la curiosità rappresenta la linfa vitale dell'essere umano. un viaggio entusiasmante alla ricerca delle nostre più lontane origini, per capire, soprattutto, se l'intero moto evolutivo abbia una direzione privilegiata e un fecondo, ulteriore sviluppo.. ad oggi accontentiamoci della noosfera e quello che essa ci riesce ad elargire.. 
non abbiamo scelta, la spinta verso l'alto fa parte della natura dell'umanità, è la natura della vita.. sulla terra la vita si è evoluta.. la vita si è evoluta in giù 10km sotto la superficie terrestre, oppure a 10km in aria. essa brulica ovunque. la vita continua a viaggiare anche oltre l'aria. oggi stiamo saltando fuori dal nostro pianeta. ci stiamo dirigendo verso nuovi mondi in altri parti del punto omega.. è la nostra sete di curiosità che ci spinge.. è la nostra indole di esploratori.. sì, costa risorse e costa molto, e c'è il rischio, c'è una pena un conto da pagare, cioè il lato negativo, ma l'esplorazione e un qualcosa di pionieristico che lancia l'essere umano nella conoscenza di se stesso e di quello che lo circonda..

mercoledì 20 luglio 2011

potrebbe farti cambiare idea "se il sole muore"?

A mio Padre perché non vuole andar sulla Luna
perché sulla Luna
non ci sono fiori né pesci né uccelli.
A Teodoro Freeman che morì ucciso da un’oca
mentre volava per andar sulla Luna.
Ai miei amici astronauti che vogliono andar sulla Luna
Perché il Sole potrebbe morire.
Il sasso non si vedeva, tanto l’erba era fitta e rigogliosa:
ci incastrai un piede e caddi distesa, parallela alla strada. Nessuno mi venne in aiuto. E poi chi? Nessuno camminava in quella strada e forse in tutte le strade della città. Nessuno all’infuori di me.
Mi svegliai sudando angoscia: oggi mi avrebbero messo nella centrifuga. Io che non riesco nemmeno a guardare una giostra che gira. Io che non posso fare due giri di valzer senza essere presa da nausea. Io che non tollero l’ascensore, i suoi balzi improvvisi, le sue brusche frenate, e quando devo salire a un quarantatreesimo piano mi sento svenire, una volta lassù non ho più coraggio di scendere, ricorro a ogni pretesto per ritardare quello sconvolgimento allo stomaco, quel tappo che chiude gli occhi, la gola: io che avevo chiesto di essere messa nella centrifuga. Ma perché? Ma che idea avevo avuto? Chi me lo aveva chiesto, suggerito, consigliato? C’è forse bisogno di morire per raccontare la morte?
Oriana Fallaci

venerdì 15 luglio 2011

"failure is not an option"

sarebbe bello sentire da eugene kranz queste parole.
invece putroppo ci siamo vicini!
qualora durante la mia assenza da questo blog dovesse succedere il crollo ricordatevi queste parole sulla nostra superiorità socio-culturale, tecnologica, spirituale ed economica nel mondo di oggi: “Tutta la nostra educazione, il nostro sviluppo letterario e scientifico, il nostro amore per ciò che è raffinato, le nostre preoccupazioni, presuppongono un terreno costantemente ripulito da Altri, preparato da Altri; è indispensabile il lavoro di Qualcuno affinchè noi possiamo avere il tempo libero necessario al nostro sviluppo psichico, quel tempo libero, quell’ozio attivo, che permette al pensatore di concentrarsi, al poeta di sognare, all’epicureo di godere, che favorisce lo sviluppo opulento, capriccioso, poetico, ricco, delle nostre individualità aristocratiche. (….) La nostra civiltà è la civiltà di una minoranza, è possibile solo grazie al lavoro che abbrutisce la maggioranza“ 
aleksandr herzen 1848

lunedì 11 luglio 2011

pensiero di oggi

"..quello che conta è sempre dietro quello che vediamo. raramente appare. quindi dobbiamo fare lo sforzo di spingere lo sguardo al di là di quello che appare."

lunedì 4 luglio 2011

il senso?

qual'è il senso di far viaggiare una mozzarella a 300 kmh? e non avere collegamenti decenti nelle aree urbanee più popolate? la TAV non è un treno ad alta velocità per passeggeri (come invece stanno facendo passare i media) è un TAC treno ad alta capacità. i lavori dovrebbero durare almeno vent'anni e nessun economista o esperto di collegamenti al mondo può dire quali saranno le necessità dei trasporti nel 2032. inoltre tralasciando gli abusi negli appalti e la gestione vi invito a seguire le semplici parole di questa cittadina..

sabato 2 luglio 2011

nostalgica utopia dei fiori

nonostante non ho mai vissuto quegli anni vivo nel loro ricordo.. com'è possibile?
eric hobsbawm scriveva nel secolo breve: "Gli stili della gioventù americana si diffusero direttamente o attraverso l'amplificazione dei loro segnali mediante la cultura inglese, che faceva da raccordo tra America ed Europa, per una specie di osmosi spontanea. La cultura giovanile americana si diffuse attraverso i dischi e le cassette, il cui più importante strumento promozionale, allora come prima e dopo, fu la vecchia radio. Si diffuse attraverso la distribuzione mondiale delle immagini; attraverso i contatti personali del turismo giovanile internazionale che portava in giro per il mondo gruppi ancora piccoli, ma sempre più folti e influenti, di ragazzi e ragazze in blue jeans; si diffuse attraverso la rete mondiale delle università, la cui capacità di rapida comunicazione internazionale divenne evidente negli anni '60. Infine si diffuse attraverso il potere condizionante della moda nella società dei consumi, una moda che raggiungeva le masse e che veniva amplificata dalla spinta a uniformarsi propria dei gruppi giovanili. Era sorta una cultura giovanile mondiale."

sabato 11 giugno 2011

si,si,si,si

4 si per vanno dati senza se e senza ma! acqua e legittimo impedimento non meritano commento. invece per l'energia nucleare serve una riflessione basata su 5 linee guida sincere:
petrolio e carbone: è vero l'inquinamento da questo tipo di energia fa morire 2 milioni di persone l'anno. il nucleare ha fatto poche vittime a confronto. ma sia petrolio, carbone e nucleare hanno un vizio di forma. non sono sostenibili e rinnovabili. per quanto tempo dobbiamo continuare a sfruttare questo tipo di "aiuto" basata sull'incentivo economico? per quanto tempo dovremmo sfruttare carbone e petrolio dando in cambio morti per poi ricevere energia?
scorie: il problema dello stoccaggio potrebbe anche esser risolto con l'avanzamento delle conoscenze scientifico/tecnologiche ma il problema della durata della carica radioattiva e dello stivarle in qualche remota località non è certo un compito facile. pensiamo ai vari "esperimenti umani" di sellafield o di yucca mountain.
costi e gestione: quanti soldi ci vogliono e chi li mette. si dice che una centrale nucleare costa dai 4 ai 5 miliardi di euro. (l'italia darebbe questi soldi ad EDF francese in pratica) e perché poi non calcoliamo gli oneri a monte e a valle. e poi a chi la diamo in gestione? a cosa nostra? alla sacra corona unita? o alla camorra? (vedi esempio inceneritore).
etica: una volta fatta una centrale è fatta, punto e basta. non la si può rimuovere. non si può estirpare, spostare o interrare o incementare in quanto non esistono studi di resistenza e sul logoramento dei materiali che conosciamo oggi. vedi sarcofago di chernobyl. le generazioni future potranno esserci grate per queste nostre incaute scelte?
pericolo: uno degli aspetti meno influenti ma non meno importanti. l'aspetto emotivo non va tralasciato. la morte per alcune persone ha ancora un peso. o meglio non la morte ma la mancanza lasciata da qualcuno in nome di un errato e non calcolato progetto. per non parlare del protrarsi di patologie di variazioni genetiche dilaganti, deleterie e incontrollabili. come incontrollabile è gestione di chi da l'informazione. l'aspetto mediatico ci ha fatto passare che per spegnere una centrale nucleare bastano i pompieri (vedi fukushima). o che gli ospedali in ucraina hanno le stesse percentuali di neoplasie che abbiamo in italia. per quanto tempo dovremmo ancora avere qualcuno che ci racconta queste fandonie?
la soluzione per le generazioni future è già nata. come nascono i funghi dopo la pioggia. step by step: 2011, oggi, il gas che è arrivato al 60 per cento di efficienza e produce una quantità di anidride carbonica due volte e mezza più bassa di quella del carbone: il chilowattora costa poco e le centrali si realizzano in tre anni. geotemia: nel mondo già oggi dà un contributo pari a 5 centrali nucleari. rubbia dice che l'italia ha una potenzialità straordinaria nella zona compresa tra toscana, lazio e campania, e la sfrutta in maniera molto parziale: si può fare di più a prezzi molto convenienti. solo dal potenziale geotermico compreso in quest'area si può ottenere l'energia fornita dalle 4 centrali nucleari previste come nel piano nucleare. entro il 2030 fine dell'uso del fossile almeno per l'elettricità. dal 2050 in poi tutta l'energia ricavata dal rinnovabile. quale? espansione del solaretermodinamico/fotovoltaico/maree/eolico (ampi studi ne dimostrano le potenzialità ma non la loro affinità con il profitto: per forza è energia gratis logico che nessuno ne capisce la lungimiranza).
quanto tempo dovremmo ancora dare a chi ci gestisce? per quanto dovremmo ancora reggere? parlando dell'aspetto degenerativo della gestione degli uomini sulla terra, oggi più che mai, assistiamo ad un nuovo declino. la classe dirigente mondiale (CEO delle piu grandi multinazionali e gruppo bildelberg) rappresenta un sistema di oligarchie il cui obbiettivo primario è la propria autoconservazione. autoconservazione basata sul dio denaro, sul favoritismo e sulla corruzione.
sarebbe questa la democrazia liberale mondiale eretta a paladina di giustizia ed equità? sicuramente
non è quella immaginata da stuart mill o da locke che voleva valorizzare meriti, capacità, potenzialità dell’individuo, ma quella reale, vera, praticata, che pretende affiliazioni a questo o a quel gruppo di potere ed emargina chi conserva quel tanto di rispetto di se stesso per rifiutarsi a questi umilianti infeudamenti e che sarebbe il cittadino ideale di una democrazia, se esistesse davvero, e ne diventa invece la vittima designata. ad ogni cambio di timoniere all'orizzonte appare la speranza. ma il problema è un altro: il problema nel mondo non è di uomini, anche animati da buona volontà, ma di un sistema economico basato sul denaro marcio fino al midollo, che si è intrappolato nelle nostre fibre più intime. un qualcosa che nulla, se non un evento realmente traumatico, può estirpare. un mondo che non ha mai avuto una guida un etica, un valore condiviso che non sia il dio denaro. un mondo mediaticizzato per essere inespugnabile a qualunque fioritura di buon senso. per fortuna esistono alcune realtà a cui ciò non è stato elargito. evviva i nuer e la loro forma di anarchia ordinata.

lunedì 30 maggio 2011

you can fool some of the people all of the time, and all of the people some of the time, but you can not fool all of the people all of the time

la politica rappresenta il passato. è vero. ma in questo presente ancora per un po prima del venus project è giusto scacciare questo nefando oligarchico sistema mercantile schiavista! questa italica vittoria è il primo passo.. era da tempo che aspettavo. ed oggi il muro è caduto! ma cosa credete.. ohh ragazzi ma siam pazzi? ohh ragazzi siam mica qui a dare l'autan alle zanzare!

mercoledì 25 maggio 2011

tree of life

"ci sono due vie per affrontare la vita: la via della natura, e la via della grazia"
malick cerca di oltrepassare l'individualità della storia per mostrare l'albero della vita, le sue radici ed i suoi fini: quel senso a cui l'uomo anela, in bilico tra la grazia del senso donato e la natura dissacrante e apparentemente insensata..

giovedì 12 maggio 2011

nonostante questo cercasi mitezza

la mitezza consiste nell'avere un comportamento nei confronti di ogni essere vivente caratterizzato da gentilezza, dolcezza e pacatezza. ed inoltre nell'astenersi da reazioni violente nei confronti della condotta altrui e nello stare lontani da ogni eccesso..
auguro che la vostra, la tua, fantasia corra come un cavallo selvaggio della camargue..

venerdì 6 maggio 2011

l'uomo nasce cattivo oppure è un buon selvaggio?

l'uomo nasce cattivo oppure è un buon selvaggio?
ogni qualvolta questa domanda mi viene posta mi ritorna in mente f. todescan il mio prof. di storia delle dottrine politiche. luminare patavino detto il sandricense. un misero 26/30 fu il verdetto ma quell'esame rimase dentro di me. ad oggi ricordo ogni singola lezione e per spirito ludico sovente mi diletto con il mio amico/compagno d'università c. alessando nel rimmembrare le vicissitudini quotidiane del sandricense.
tornando alla domanda postami ieri sera da due miei cari amici provo a rispondere qui sotto senza pretendere di avere la verità in tasca ma pretendendo di abusare saccentemente dell'unica cosa che ci può aiutare: la conoscenza storica associata al metodo scientifico. purtroppo non riesco ad essere breve e chi mi viene in aiuto ovvero i riferimenti bibliografici (la parte finale è tratta dal libro di jacques fresco realtivo al venus project) di filosofi e studiosi potrebbero rendere la lettura peggio di una supposta o meglio ancora prolissa, peggio di una predica della messa domenicale.
buona lettura.
l’uso della scienza e del metodo scientifico, nonostante sia considerato freddo e senza cuore, in realtà rappresenta una delle più profonde scoperte spirituali che abbiamo mai conosciuto. niente più del metodo scientifico si preoccupa di questo, poiché il suo apporto si è dimostrato benefico e rivoluzionario per l’intera umanità. molte persone guardano allo straordinario altruismo di madre teresa di calcutta con grande rispetto e riverenza, ma pochi riescono vedere alexander fleming, l’uomo che ha scoperto la penicillina, nella stessa romantica maniera. la penicillina ha salvato un numero di persone dalla morte infinitamente più grande di qualunque opera di carità o organizzazione benefica. il punto è che la scienza e la tecnologia sono la divinità in azione.
qualche anno fa per l'appunto parlando dell'uomo e dei suoi comportamenti durante il corso della storia il mitico todescan tirò in ballo il "buon selvaggio". quello del “buon selvaggio” è un mito basato sulla convinzione che l'uomo in origine fosse un "animale" buono e pacifico, solo successivamente corrotto dalla società e dal progresso. il concetto di "buon selvaggio" si rifà a un'idea di umanità sgombra dalla civiltà: la normale essenza di uomo senza impedimenti. tale concetto incarna la convinzione che senza i freni della civilizzazione gli uomini siano essenzialmente buoni.
un po di storia:
attorno al 15esimo secolo gli stati europei iniziarono ad espandersi oltremare, inizialmente in africa ed in seguito in asia e nelle americhe. generalmente cercavano risorse minerarie. in molti casi i colonizzatori uccisero i popoli indigeni, in altri casi la gente veniva incorporata in questi stati in espansione fungendo da forza lavoro. sebbene gli europei riconoscessero che queste popolazioni fossero esseri umani, non avevano intenzione di trattarli come loro eguali politicamente o economicamente, ed anzi iniziarono a riferirsi a loro come inferiori socialmente e psicologicamente. con questo ed altri pensieri similari, gli europei svilupparono una nozione de "il primitivo" e "il selvaggio" che da un lato legittimò il genocidio e l'etnocidio, e dall'altro la dominazione europea. questo ragionamento si estese ai popoli dell'africa, dell'asia e dell'oceania mentre il colonialismo europeo, il neocolonialismo e l'imperialismo si espandevano.
l'idea del "buon selvaggio" può essere servita, in parte, come tentativo di ristabilire il valore degli stili di vita indigeni e delegittimare gli eccessi imperialistici, definendo gli uomini "esotici" come moralmente superiori, in modo da controbilanciare le inferiorità politiche ed economiche percepite. le qualità del "buon selvaggio" spesso comprendono: vivere in armonia con la natura, generosità e altruismo, innocenza incapacità di mentire, fedeltà, salute fisica, disdegno della lussuria, coraggio morale, intelligenza "naturale" o saggezza innata e spontanea. ovvero valori che socialmente oggi non riusciamo a scorgere nella nostra modernità liquida, tirando in ballo zygmunt bauman. 
succesivamente nel 18esimo secolo si dibatteva su questo concetto di potere tra voltaire e rousseau, che sono la contrapposizione fra il vecchio romanticismo e la nuova era dei lumi. rousseau invece come ricorda todescan descrive lo stato di natura (con l'uomo al suo interno) come la situazione felice dove abitavano i buoni selvaggi. sia hobbes che locke e spinoza nel parlare dello stato di natura dicono che è esistito in america intendendola come “il luogo non luogo”. l’america era già stata scoperta da un secolo ma cosa ci fosse realmente in quel paese era affidato ai racconti molto romanzati dei viaggiatori; l’immagine che si era concretizzata nella letteratura del ‘600 era quella dell’indio, descritto come un uomo fondamentalmente buono ma selvaggio. lo stato di natura è come quello che vivono o hanno vissuto i buoni selvaggi dell’america. da un punto di vista teoretico l’espressione “buon selvaggio” presenta due parole in conflitto tra di loro (ossimoro), una positiva (buono) e una negativa (selvaggio). rousseau era un pessimista come hobbes o un ottimista come locke? in che senso l’abitante dello stato di natura è buon selvaggio? per rousseau solo se rimane selvaggio, cioè se ne sta per conto suo, ma quando l’uomo incontra gli altri uomini comincia un processo di degenerazione. questa idea di uomo buono solo se è da solo è una bontà abbastanza sui generis e negativa, cioè una bontà di non fare il male. è una bontà ambigua. quindi da qui si evince l'idea dell'uomo cattivo dal punto di vista filosofico.
oggi:
nel ventesimo secolo poi, il concetto del buon selvaggio arrivò ad essere visto come irreale e condiscendente. poiché era basato su certi stereotipi, venne considerato come una forma di razzismo, anche quando rimpiazzava il precedente stereotipo del selvaggio sanguinario. addirittura ieri stanley kubrick, i cui film contengono forti commenti sulla natura umana, rigettò l'idea del buon selvaggio: “l'uomo non è un buon selvaggio, è un cattivo selvaggio. è irrazionale, brutale, timoroso, stupido, incapace di essere oggettivo quando i suoi interessi sono coinvolti. ogni tentativo di creare istituzioni sociali su una falsa visione della natura dell'uomo e probabilmente un'idea destinata a fallire
ora se affrontiamo un periodo successivo caratterizzato da un grado di conoscenza superiore possiamo dire tranquillamente che seguendo il solito percorso dell'evoluzione umana basato su logica, linguaggio e scienza arriviamo finalmente al metodo scientifico che ad oggi anno 2011 ci dice: la natura ha le sue leggi, e non ha la capacità di riconoscere o prendersi cura di qualunque cosa tu o chiunque altro crediate vera. data questa realtà per certa è nel nostro interesse imparare e allinearci il più possibile con la natura. nuotare in accordo con la corrente dell’oceano è più` facile che combatterla...il miglior modo per scoprire e applicare le leggi della natura si chiama: metodo scientifico. il metodo scientifico fondamentalmente si articola in tre punti: riconoscere una nuova idea o problema che ha bisogno di essere risolto. l’utilizzo del ragionamento logico per creare un’ipotesi, considerando tutta l’informazione disponibile. mettere alla prova le ipotesi nel mondo fisico attraverso l’osservazione. tradotto nella parole di stuart chase: “il metodo scientifico riguarda il come le cose succedono, non come dovrebbero succedere". il metodo scientifico non si basa solo su laboratori, acceleratori di particelle e nemmeno righelli; è un modo di osservare le cose, un modo di ottenere dal mondo esterno una conoscenza solida, che non si muova continuamente come le porte da cricket di alice nel paese delle meraviglie.
l’investigazione scientifica è ciò che ha permesso alla specie umana di avere comprensione di se stessa e del mondo fisico. 
tornado alla nostra domanda e citando jacques fresco possiamo affermare che la natura umana sarebbe la motivazione per cui gli uomini sono intrinsecamente competitivi, avidi ed egoisti, il che implica che a prescindere di quanto le cose siano ben organizzate tecnicamente, nella società ci saranno sempre persone "corrotte" che vorranno sfruttare gli altri e cercheranno il potere.
la natura umana è definita come: quegli attributi psicologici condivisi all’interno della razza umana che si presume siano condivisi tra tutti gli esseri umani. quindi, l’implicazione del termine è indiscutibilmente di carattere psicologico, ossia riguarda quei comportamenti che sono in qualche modo predeterminati nella persona. siamo cioè teoricamente nati con inclinazioni psicologiche innate. 
è facile osservare come questo tipo di assunzione si sia concretizzata, se si studia la storia della specie umana come si è sviluppata fino al giorno d’oggi, osserviamo un’interminabile serie di guerre, genocidi, conquiste e abusi di potere. dato che questo è il modello che noi riconosciamo... è facile convincersi che questa sia la natura umana o istinto che ci porta a comportarci in modi che sono ricorrenti nell’arco della storia.
ciò che definiamo come comportamento criminale è stato un punto di studio importante nel campo della psicologia per lungo tempo. è nel patrimonio genetico di un individuo la ragione che lo rende un così detto criminale, o è l’ambiente in cui si vive che determina ciò? questa è la questione vecchia di secoli della natura contro l’educazione.
l’intero concetto di criminalità è temporale e relativo come i valori di una cultura e i concetti di moralità. appena 600 anni fa, gli aztechi eseguivano sacrifici umani per i loro dei, spesso uccidendo decine di migliaia di persone alla volta. era questa un’attività criminale? per noi, forse, ma per loro quella era un’usanza socialmente accettata. cosa dire delle generazioni e generazioni che hanno accettato la schiavitù? nella società moderna sarebbe illegale trattenere qualcuno in schiavitù e sfruttarlo con la forza per lavorare senza una paga. è un criminale qualcuno che ruba del cibo per la propria famiglia affamata? 
molti psicologi e genetisti del comportamento oggi cercano di identificare questa soggettività restringendo le supposte tendenze criminali a definizioni come comportamenti antisociali, impulsivi e aggressivi...considerando quanto ampie e suscettibili d’interpretazione queste caratterizzazioni possano essere. catalogano ed esaminano anche i cosiddetti disordini della personalità, come la borderline, schizofrenica o ossessiva.
l’idea che le strutture genetiche delle persone siano le cause per il cosiddetto comportamento criminale divenne popolare all’inizio del 19esimo secolo. vennero perfino eseguite operazioni eugenetiche sotto forma di sterilizzazioni per ridurre in numero di criminali, idioti, imbecilli e stupratori presenti nella società. al momento, i genetisti del comportamento oggi ammettono che nessuno fino ad oggi ha mai trovato un gene criminale. piuttosto, il loro lavoro ora tende a focalizzarsi sulle modalità d’interazioni delle sostanze neurochimiche a livello cerebrale, insieme a osservazioni che riguardano famiglie, gemelli, e adozioni. cominciando con gli studi d’osservazione comportamentale, si è ben dimostrato che la famiglia e studi su gemelli cresciuti insieme (esposti per quanto possibile a stesse condizioni ambientali) sono metodi insufficienti per lo studio del comportamento genetico. questi metodi vengono disturbati dai fattori ambientali, poichè i membri della famiglia condividono un ambiente comune. tuttavia, le ricerche eseguite su gemelli cresciuti separatamente sembrano essere basate su metodi più attendibili, poichè i rispettivi ambienti di crescita sono diversi dagli originari ambienti familiari. oggi, i più citati studi in supporto alla teoria che colleghi le basi genetiche a tendenze di comportamento e di disordine della personalità vengono proprio dallo studio su gemelli cresciuti in ambienti differenti.
anche se quest’ultimo studio sembra elimini i problemi delle reciproche influenze ambientali, e specificatamente degli schemi familiari; questo metodo è comunque disturbato dal fatto che i gemelli crescono in ambienti molto simili dal punto di vista sociale, economico e culturale.
per esempio, uno dei più famosi studi su gemelli cresciuti separati citato spesso come "studio del minnesota". 
348 paia di gemelli furono studiati all’università del minnesota, tra le quali è compreso il caso più conosciuto e anche spesso citato per difendere l’importanza che le basi genetiche avrebbero sul comportamento, il caso dei gemelli jim. jim lewis e jim springer vennero separati 4 settimane dopo la nascita nel 1940, crebbero a 45 miglia di distanza nello stato dell’ohio, e furono riuniti nel 1979. lo studio di questi gemelli riuniti portò alle conclusioni che determinati fattori culturali all’interno della società sono importanti quanto i fattori familiari. i gemelli jim sono cresciuti nelle stessa zona e avevano gli stessi valori e le stesse influenze ambientali. questo dato dev’essere preso in considerazione nell’analisi del caso, tenendo debitamente conto dei fattori culturali che potevano influenzare gli studi stessi. complessivamente, gli studi sui gemelli, nonostante vengano altamente elogiati, mostrano un’estrema debolezza nel comprendere i reali significati di determinate coincidenze. 
comunque, ciò non significa che le caratteristiche genetiche non abbiano una forte influenza sulle nostre vite. è molto importante considerare i reali tratti genetici e gli effetti che essi producono quando si interconnettono con la cultura della persona. anche se la maggioranza concorda con il fatto che i tratti fisici come il colore degli occhi, l’altezza e alcune allergie siano genetiche, molti non prendono in considerazione le possibili conseguenze che questi attributi hanno nell’influenzare l’ambiente all’interno del quale la persona vive.
per esempio, supponiamo di avere due gemelli identici separati dalla nascita e ognuno di essi ha la predisposizione genetica a crescere oltre 182 cm entrambi possiedono un metabolismo rapido che li mantiene magri, e un sistema neurologico che fornisce un’acuta coordinazione occhio-mano. diciamo che vengono entrambi adottati da famiglie della clas- se media in luoghi periferici della città e crescono in quella che consideriamo una tradizionale scuola americana, che include attività sportive. dato che ciascun fratello è sviluppato in altezza e possiede un’ottima coordinazione motoria a livello genetico, avranno dei vantaggi in certi tipi di sport. poiché il basket ed il football sono i due sport più praticati in america, è molto probabile che praticheranno almeno uno dei due con un certo successo. data la loro buona costituzione ed altezza, potrebbero indirizzarsi verso il basket. se otterranno il supporto morale dai loro amici e dalla loro famiglia, forse entrambi diventeranno giocatori professionisti di basket.
questa attività di giocare a basket è genetica? non nel senso che alcuni genetisti comportamentali potrebbero suggerire. Il fatto è che la propensione a giocare a basket è derivata dai vantaggi fisici che sono genetici, insieme alla base delle tradizioni culturali dell’ambiente. non c’è evidenza che suggerisca che i geni in qualche modo creino il giocatore di basket. questo è simile agli studi genetici che dichiarano che stanno studiando i geni che portano a fumare o che rendono una persona repubblicana... è abbastanza assurdo. le vere basi genetiche rilevanti qui sono fisiologiche, non comportamentali. i processi neurochimici sono un altro esempio di influenza della fisiologia sul comportamento. è stato dimostrato che la serotonina, per esempio, può essere associata al cosiddetto comportamento “antisociale". apparentemente, bassi livelli di serotonina possono portare a impulsività e aggressività.
se quel che abbiamo detto è vero, le sostanze neurotrasmettitrici dettano i comportamenti personali in maniera specifica. come altri tratti fisiologici, esse sono coinvolte nel conferire certe propensioni. mentre esiste certamente una base genetica per questi neurotrasmettitori, che può entrare in relazione con l’eredità familiare e predisporre certi individui ai cosiddetti "disordini della personalità", che dipendono da alcuni squilibri chimici, l’assumere il comportamento sia influenzato dalla neurochimica non specifica come queste propensioni chimiche si manifesteranno. in altre parole il comportamento che potrebbe risultare dall’interazione di queste sostanze chimiche può solo essere estremamente generalizzato. si potrebbe dire che una persona con un determinato squilibrio propenda ad essere in collera piu` facilmente della media della popolazione. anche se questo ci fornisce qualche informazione utile, non ci dice nulla su come questo comportamento si manifester`a nella realtà. è l’ambiente a determinare un comportamento e la possibilità stessa che si manifesti.
non esistono evidenze scientifiche che sostengano l’idea che i nostri comportamenti siano strettamente definiti dai nostri geni. quei comportamenti che la gente spesso attribuisce all'istinto o alla natura umana possono essere ricondotti quasi sempre ad influenze ambientali. la nozione della natura umana è largamente mitologica. l’idea che l’essere umano sia intrinsecamente “buono” o “cattivo” deriva da primitive nozioni religiose. la ricerca fatta per trovare il “gene” o qualcosa di simile che sia causa di un particolare comportamento è essenzialmente una manifestazione di superstizione. e come dire che una persona è “posseduta da demoni” che controllano il suo comportamento. 
il fatto è che mentre le sostanze neurochimiche e i tratti fisiologici definiscono la propensione a certe reazioni comportamentali e alle sue preferenze sociali, è l’ambiente che in definitiva crea i nostri valori e comportamenti. Non esiste una fissa, predeterminata “natura umana”. i nostri valori, metodi e azioni si sviluppano e derivano dalle nostre esperienze. come sopra riportato, lo studio merva-fowles, realizzato all’Università dello Utah negli anni ’90, ha trovato importanti connessioni tra la disoccupazione ed il crimine: le loro scoperte dimostrano che l’aumento dell’1% della disoccupazione determina:
• il 6,7% di aumento degli omicidi; 
• il 3,4% di aumento dei crimini violenti;
• il 2,4% di aumento dei crimini alla proprietà;
non solo, è stato anche osservato che coloro che sono stati licenzia ti recentemente hanno mostrato una particolare vulnerabilità ai disturbi ed alle malattie. dai loro risultati si evince che l’aumento del 1% della disoccupazione ha determinato inoltre: il 5,6% di aumento delle morti causate da attacchi di cuore e il 3,1% di aumento delle morti per ictus.
sulla base dei tassi di disoccupazione del periodo 1990-1992, questo ha significato 35.307 morti per attacco di cuore in più e 2771 morti per ictus in più. è stato accertato che questi disoccupati avevano anche una più alta tendenza a sviluppare livelli di stress più gravi, alcolismo, fumo di sigarette, depressione e tendevano a seguire una dieta meno sana.
questi studi dimostrano come sofferenza ed aggressività possano essere il risultato della depravazioni presenti nell’ambiente, e quanto l’ambiente sia determinante nel modellare i nostri comportamenti ed i nostri valori. se le persone hanno bisogno di sopravvivere, faranno ciò che devono fare a questo scopo. questo fa di loro dei criminali? non necessariamente. 
la conclusione è che il nostro comportamento si basa fondamentalmente sull’interazione tra ciò che abbiamo appreso e le pressioni biosociali che dobbiamo gestire per sopravvivere. la nostra struttura genetica da sola non ci dice molto su come funzioneremo in una determinata realtà. è ciò che apprendiamo e ciò a cui siamo abituati, che creerà il nostro comportamento. 
un uomo che viene insultato, e che prende una pistola e spara a qualcuno ha dovuto apprendere, ad un certo punto della sua vita, cosa sia una pistola, come premere il grilletto, e, soprattutto, ciò che lui debba considerare come un “insulto”.
ogni parola su questa pagina è stata, in qualche modo, appresa dal suo autore. ogni concetto è un accumulo collettivo d’esperienza. Non v’è nulla di ciò che pensiamo che non ci sia stato presentato in qualche forma dall’ambiente. una persona nata in una particolare cultura assorbirà i valori, le tradizioni e gli attuali comportamenti di quella cultura. un bambino cinese, preso alla nascita e cresciuto in una famiglia inglese svilupperà in sé il linguaggio, il dialetto, i modi di fare, le tradizioni e l’accento della cultura inglese.
nella società d’oggi, la condizione fondamentale che genera comportamenti violenti deriva dal sistema monetario. il sistema monetario perpetua la corruzione, la scarsità e l’insufficienza. la cosiddetto decenza non può esistere in un mondo di competizione, squilibrio del benessere, povertà e deprivazione. il comportamento dispotico che vediamo oggi nel mondo non è il risultato intrinseco di forze genetiche. è essenzialmente il risultato di anni di condizionamento basato su scarsità e competizione. 
gerarchia, avidità, competizione e prepotenza ne sono le manifestazioni sociali. 

venerdì 29 aprile 2011

alcune riflessioni in questo momento di smarrimento e di inconcludenza storica/sociale

-ultimo lancio dell'endevour: grande esaltazione questa sera. resto in trepidante attesa (21.47 decollo). si inizierà verso le ore 18.30 l.t. qui da caiellangeles con la proiezione delle tre puntate commemerative del documentario "when we left earth" ed al termine sintonizzazione su NASAtv per seguire la sts-134..
-incontro con l'astronauta w.cunningham: il 16 aprile 2011 fu una giornata memorabile. avevamo davanti walter cunningham dell'apollo 7 non a huston, non a cape canveral ma bensì a tradate a presentare il suo libro "i ragazzi della luna" ed a raccontarci il mitico progetto apollo che coinvolse circa 20.000 società private ed università americane, circa 300.000 persone. creando il saturn V. il razzo più potente mai creato dall'uomo. la giornata ha offerto spunti e riflessioni per cercare di avere nuovi stimoli ed impulsi ad andare avanti nonostante le nefandezze che ci circondano.
-cervello, libero arbitrio e stephen hawking: l'interessantissimo documentario "beautiful minds" scaricato dal tubo ma preso da current tv mi ha illuminato sui savant. il savant "idiota sapiente" sarebbe un malato. i malati siamo noi invece. le cause della nostra inferiorità al cospetto dei savant mi sono note. non sono ancora note invece le loro potenzialità. tuttavia la sindrome (magari colpisse tutti) colpisce degli individui con problemi all'emisfero sinistro. una delle ipotesi è che la zona colpita ha lo scopo di elaborare le informazioni allo stato ancora primitivo, trasformandole in operazioni elaborate che permettono un comportamento normale. se tale filtro viene a mancare, l'individuo perde parte delle capacità che per gli altri sembrano facili e naturali, ma riesce ad usare delle informazioni più primitive che gli permettono di svolgere con facilità o addirittura naturalezza delle capacità che per gli altri sono difficilissime o impossibili. sia questa teoria che altre ipotizzano che ogni persona possieda queste caratteristiche, ma che siano in un certo senso inibite da qualche parte del cervello. il documentario è per certi aspetti anche romantico in quanto ci fa capire come e dove sono i nostri limiti. un grande stimolo che ci serve per raggiungere l'irraggiungibile. ovvero la conoscenza completa del nostro cervello. non riusciremo mai. recenti studi dicono che il cervello è così abile a costruire modelli che, se a qualcuno vengono messi occhiali che fanno pervenire ai suoi occhi immagini rovesciate a testa in giù, dopo un po' il cervello adegua il modello in modo che il soggetto torna a vedere immagini dritte. se poi gli si tolgono gli occhiali, vedrà per qualche tempo il mondo rovesciato, prima di tornare ad una visione normale. oppure uno studio recentissimo condotto su pazienti sottoposti a chirurgia celebrale da svegli ha stabilito che stimolando elettronicamente le appropriate regioni del cervello è possibile creare nel paziente il desiderio di muovere la mano, il braccio o il piede, oppure di muovere le labbra e parlare. è difficile quindi immaginare come possa operare il libero arbitrio se il nostro comportamento è determinato dalla legge fisica, e così sembra che non siamo nient'altro che macchine biologiche e che il libero arbitrio sia soltanto un illusione.. affascinante vero? finalmente quindi ho letto tutto "il grande disegno" di s. hawking. mi ci sono voluti solo 2 giorni sotto il sole de la romana.. non commento la grandezza delle idee e delle riflessioni contenute. un ottimo spunto. niente a che fare con "il tao della fisica" di f. capra. oppure al genio di b. green nel suo indecifrabile "l'universo elegante", o del semplicissimo e pregnante "l'universo e l'origine della vita" di r.d. altschuler. nel grande disegno irrisolta rimane la questione relativa all'osservato ed all'osservatore. sono entrambi parti di un mondo che ha un'esistenza oggettiva, e qualunque distinzione tra essi non ha alcun significato di rilievo.. cmq sottolineo le parti relative ad una citazione di david hume ed al libero arbitrio: "non abbiamo alcuna base razionale per credere in una realtà oggettiva, non abbiamo altra scelta che agire come se ci fosse".
attesa per il primo maggio: finalmente poi qualche gg di relax nella mia itaca in golena del fiume PO..
-il nucleare e carlo rubbia: "..un ipotetico quadrato di specchi di 40mila km² (200km per ogni lato) basterebbe per sostituire tutta l'energia derivata dal petrolio prodotta oggi nel mondo, mentre per alimentare un terzo dell'Italia basterebbe un'area equivalente a 15 centrali nucleari: vasta, in pratica, quanto il Grande Raccordo Anulare".
volevo inoltre ringraziare il prof. franco battaglia per la sua lucida partecipazione ad annozero. ringrazio s. per avermi ospitato ed avermi fornito il suo tubo catodico per qualche ora.. partecipazione, la sua, lucida, anzi direi alisergica oppure absintica. ha detto che i morto causati dal disastro di Černobyl' sono stati zero. avete sentito bene zero. invito a consultare questa pagina di wikipedia per leggere i totali delle persone purtroppo coinvolte. ma un professore, se così vogliamo chiamarlo, può andare a partecipare ad un dibattito?
-ecco l'italia del successo (questi due ragazzi mi ricordano qualcuno...):
 


giovedì 21 aprile 2011

l'abbassamento celebrale è garantito

"..dedicato ai 90 mascalzoni che nel mondo gestiscono il potere!"