sabato 3 marzo 2012

follia completa

tra qualche giorno ci sarà l'anniversario della nascita di franco basaglia. mio grande mito. interessante questo recente siparietto raccontato da silvano su rai3. leggere qui sotto per capire di che genio veneto stiamo parlando: "La follia è una condizione umana. In noi la follia esiste ed è presente come lo è la ragione. Il problema è che la società, per dirsi civile, dovrebbe accettare tanto la ragione quanto la follia, invece incarica una scienza, la psichiatria, di tradurre la follia in malattia allo scopo di eliminarla. Il manicomio ha qui la sua ragion d' essere." (da Che cos'é la Psichiatria,1967. Ristampa: Piccola biblioteca Einaudi, Torino, Einaudi, 1973.)

3 commenti:

  1. Uno dei miei scrittori preferiti sostenva che le uniche persone possibili sono i pazzi,quelli che sono pazzo per vivere,per essere salvati,quelli che senza sbadigliare non dicono mai un luogo comune ma bruciano come fuochi artificiali color giallo,che esplodono come ragni tra le stelle e in mezzo si vede la luce azzura dello scoppio centrale..e tu puoi stare solo li,fermo ad ammirare

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  2. "Questa è una prigione'" domandò all'infermiera.
    "No.Un manicomio."
    "Io non sono matta."
    La donna rise.
    "E' quello che dicono tutti , qui dentro."
    "Va bene.Allora sono matta.E che cos'è un matto?"
    La donna disse a Veronika che non doveva stare troppo in piedi, e la rimandò a letto.
    "Che cos'è un matto?"insistè Veronika.
    "Domandalo al medico, domani. Ma adesso torna a dormire altrimenti -sia pure contro voglia- dovrò darti un calmante."
    Veronika obbedì. Mentre tornava verso il letto, udì qualcuno sussurrare:
    "Non sai cos'è un matto?"[...]
    "Io non so che cosa sia un matto," sussurrò Veronika. "Comunque, io non lo sono. Sono una suicida frustrata."
    "Matto è colui che vive nel proprio mondo.
    Come gli schizofrenici, o gli psicopatici, o i maniaci. Quelle persone, cioè, che sono diverse dalle altre."
    "Come te?"
    "Di certo," proseguì Zedka, fingendo di non aver udito quel commento interrogativo, "avrai sentito parlare di Einstein, che sosteneva che non esistono né il tempo né lo spazio, ma un'unione di questi due elementi. O di Colombo, che affermava che dall'altro capo del mare non c'era un abisso, bensì un continente.Oppure di Edmund Hillary, che asseriva che l'uomo poteva arrivare in cima all'everest. O, ancora, dei Beatles, che hanno creato una musica diversa, e si vestivano come persone totalmente fuori della loro epoca. Tutti questi uomini, come migliaia di altri, vivevano nel proprio mondo."

    "Questa demente sta dicendo cose che hanno un senso" pensò Veronika, ricordandosi di certe storie che le raccontava la madre, storie di santi che sostenevano di parlare con Gesù o con la Vergine:possibile che tutte queste persone vivessero in un mondo a parte?[..]

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    Risposte
    1. "Ti voglio raccontare una storia," disse Zedka.

      " Un potente stregone, con l'intento di distruggere un regno, versò una pozione magica nel pozzo dove bevevano tutti i sudditi. Chiunque avesse toccato quell'acqua, sarebbe diventato matto. Il mattino seguente, l'intera popolazione andò al pozzo per bere. Tutti impazzirono, tranne il re, che possedeva un pozzo privato per sé e per la famiglia, al quale lo stregone non era riuscito ad arrivare. Preoccupato, il sovrano tentò di esercitare la propria autorità sulla popolazione, promulgando una serie di leggi per la sicurezza e la salute pubblica. I poliziotti e gli ispettori, che avevano bevuto l'acqua avvelenata, trovarono assurde le decisioni reali e decisero di non rispettarle. Quando gli abitanti del regno appresero il testo dei decreti, si convinsero che il sovrano fosse impazzito, e che pertanto ordinasse cose prive di senso. Urlando, si recarono al castelllo, chiedendo l'abdicazione.
      Disperato il re si dichiarò pronto a lasciare il trono, ma la regina glielo impedì, suggerendogli: 'Andiamo alla fonte, e beviamo quell'acqua. In tal modo, saremo uguali a loro.'
      E così fecero:il re e la regina bevvero l'acqua della follia e presero immediatamente a dire cose prive di senso. Nel frattempo, i sudditi si pentirono: adesso che il re dimostrava tanta saggezza, perchè non consentirgli di continuare a governare? La calma regnò nuovamente nel paese, anche se i suoi abitanti si comportavano in maniera del tutto diversa dai loro vicini. E così il re potè governare sino alla fine dei suoi giorni."

      Veronika si mise a ridere.
      "Tu non sembri matta," disse.
      "Ma lo sono. Adesso mi stanno curando, perchè il mio è un caso abbastanza semplice: è sufficiente reintegrare nell'organismo una certa sostanza chimica(serotonina).
      Io, comunque, spero che la terapia risolva solo il mio problema di depressione cronica, perchè

      voglio continuare a essere folle, vivendo la vita nel modo in cui la sogno e non come desiderano gli altri.

      Sai che cosa c'è là fuori, al di là dei muri di cinta di Villete?"
      " Gente che ha bevuto dal medesimo pozzo."
      " Proprio così," disse Zedka.
      " Pensano di essere normali, perchè tutti fanno le stesse cose. Fingerò di aver bevuto quell'acqua."[...]

      " Tutti viviamo in un mondo nostro.
      Ma se guardi il cielo stellato, ti accorgi che tutti questi mondi diversi si combinano, formando sistemi solari, costellazioni, galassie."[...]

      da "Veronika decide di morire" Coelho 1998

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