giovedì 14 ottobre 2010

ferro3

"E' difficile dire se il mondo in cui viviamo è sogno o realtà"

16 commenti:

  1. Per questo e alcuni post precedenti...interessanti, davvero.

    "Abbiamo motivo di supporre che che finora non sia stato sognato nessun sogno del mondo invisibile, non sia stata immaginata nessuna ipotesi sull'invisibile che la scienza del futuro non dimostrerà fondati su qualche embrione di realtà"

    "Non c'è niente di più terribile del fatto nudo e crudo della vita come mistero, quando questo fatto irrompe pienamente nella coscienza.

    Dal profondo di un'oscurità sconosciuta emergiamo per un momento alla luce, ci guardiamo intorno, siamo felici e soffriamo, trasmettiamo la VIBRAZIONE del nostro ESSERE ad altri esseri e ricadiamo infine nella tenebra.

    Così l'onda sorge, prende la luce, trasmette il suo movimento e riaffonda nel mare.
    Così la pianta sale dall'argilla, dispiega le foglie alla luce e all'aria, fiorisce, produce semi e ridiventa di nuovo argilla.
    Solo che l'onda non ha consapevolezza; la pianta non ha percezioni. ( forse )

    Ogni vita umana sembra null'altro che una curva parabolica di movimento che fuoriesce dalla terra e vi ritorna; ma in quel breve intervallo di cambiamento percepisce l'universo.

    L'aspetto terribile del fenomeno è che nessuno sa niente.
    Nessun mortale può spiegare questo fatto comunissimo, eppure assolutamente incomprensibile fra tutti: la Vita Stessa;

    eppure ogni mortale dotato di pensiero talvolta è stato obbligato a pensarci in relazione a sé.
    Provengo dal mistero; vedo il cielo e la terra, gli uomini, le donne e le loro azioni; e so che devo ritornare al mistero; e che cosa significa, nemmeno il più grande filososo, nemmeno Herbert Spencer può dirmelo.

    Noi tutti siamo enigmi per noi stessi e per gli altri;
    lo spazio il movimento e il tempo sono enigmi;
    la materia è un enigma.

    Sul prima e il dopo, né i neonati, né i morti hanno qualche messaggio per noi.
    Il bambino è muto; il teschio sogghigna.

    La natura non ha consolazioni da offrirci.
    Dal suo informe escono forme che ritornano all'informe, ed è tutto.
    La pianta diventa argilla; l'argilla diventa pianta.
    Quando la pianta ritorna argilla, che ne è della VIBRAZIONE che era la vita?
    Continua a esistere invisibilmente, come le forze che disegnano fantasmi di fogliame sulla brina di un vetro? > (CONTINUA POST SEGUENTE)

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  2. ( CONTINUAZIONE POST PRECEDENTE)2>
    Nella linea dell'orizzonte dell'enigma infinito, innumerevoli enigmi più piccoli, antichi come il mondo, attendevano la venuta dell'uomo.
    Edipo dovette affrontare una sola Sfinge;
    L'umanità ne dovette afrontare migliaia, tutte acquattate tra gli scheletri lungo il cammino del Tempo, ognuna con un rompicapo più profondo e più difficile.
    Non tutte le sfingi sono state soddisfatte;a miriadi si allineano lungo la via del futuro per divorare vite non ancora nate;
    a milioni, però, è stata data una risposta.
    Oggi siamo in grado di esistere senza un orrore perpetuo grazie alla RELATIVA conoscenza che ci guida, la conoscenza strappata alle fauci della distruzione.

    Tutta LA NOSTRA CONOSCENZA è EREDITARIA.
    I morti ci hanno lasciato la registrazione di tutto ciò che sono stati capaci di imparare su se stessi e sul mondo, sulle leggi della vita e della morte, sulle cose da prendere e quelle da evitare, sui modi per rendere l'esistenza meno dolorosa di come la Natura l'ha voluta, su ciò che è giusto e sbagliato, sul dolore e la felicità, sull'errore dell'egoismo, la saggezza della bontà, l'obbligo del sacrificio.
    Ci hanno lasciato informazioni su tutto ciò che hanno potuto scoprire sui climi, le stagioni e i luoghi, il sole, la luna e le stelle, i moti e la composizione dell'universo.
    Ci hanno lasciato in eredità anche le loro ILLUSIONI, che per molto tempo sono servite all'ottimo scopo di impedirci di cadere in ILLUSIONI PIù GRANDI.

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  3. (CONTINUAZIONE POST PRECEDENTE )3>
    Ci hanno lasciato la storia dei loro ERRORI e SFORZI, dei loro TRIONFI e FALLIMENTI, dei loro DOLORI e GIOIE, dei loro AMORI e ODI, come AVVERTIMENTO o ESEMPIO.
    Si ATTENDEVANO la NOSTRA COMPRENSIONE, perchè avevano lavorato con gli AUSPICI e le SPERANZE più GENEROSE per NOI, e avevano creato il NOSTRO MONDO.
    Avevano preparato il terreno; estirpato i mostri; domato e addestrato gli animali più utili per noi. Domesticato inoltre gli alberi e le piante più utili; scoprirono giacimenti e le forze dei metalli.
    In seguito crearono tutto ciò che chiamiamo CIVILTA', CONFIDANDO CHE AVREMMO CORRETTO QUEGLI ERRORI CHE NON AVEVANO POTUTO EVITARE DI COMMETTERE.

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  4. (CONTINUAZIONE POST PRECEDENTE )4>
    La somma delle loro fatiche è incalcolabile; sicuramente tutto ciò che ci hanno dato dovrebbe essere molto PREZIOSO, molto SACRO anche solo per l'INFINITO DOLORE e PENSIERO che è costato.

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  5. ( CONTINUAZIONE POST PRECEDENTE)5>
    SIAMO STATI ADDESTRARI PER GENERAZIONI A ESERCITARE I NOSTRI POTERI DI RAPPRESENTAZIONE MENTALE EMPATICA, SE NON ENTRO UNA CERCHIA MOLTO RISTRETTA, QUELLA FAMILIARE.La cerchia familiare occidentale è qualcosa di molto piccolo, a paragone della cerchia familiare orientale. In questo XIX secolo la famiglia occidentale è quasi disgregata; significa poco più che marito, moglie e figli in tenera età.

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  6. (CONTINUAZIONE)6>
    La famiglia orientale significa non solo i genitori e i loro consanguinei, ma i nonni e i loro congiunti, e i bisnonni, e tutti i defunti dietro loro. Questa idea di famiglia coltiva la rappresentazione empatica a un livello tale, che la gamma delle emozioni appartenente a tale rappresentazione può ampliarsi a molti gruppi e sottogruppi di famiglie viventi [...]un sentimento molto più profondo di quello che per noi è il patriottismo.
    Come emozione religiosa il sentimento si estende all'infinito a tutto il passato; il senso di amore, lealtà e gratitudine non è meno reale, anche se necessariamente più vago, del sentimento verso i congiunti.

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  7. (CONTINUAZIONE)7>
    In Occidente, dopo la distruzione della società antica, un sentimento del genere non poteva resistere.
    Le credenze che condannavano gli antichi all'inferno e proibivano di lodare le loro opere, la dottrina che ci ha insegnato a rendere grazie per qualsiasi cosa al Dio degli Ebrei, hanno creato abitudini di pensiero e abitudini di mancanza di pensiero, entrambe nemiche di ogni senso di riconoscenza per il passato.[...]
    Consideriamo il costo di una cosa comprata od ottenuta per noi, ma non ci permettiamo di pensare al suo costo in termini di sforzo per il produttore.
    E la nostra insensibilità per il significato del lavoro del passato e di quello del presente spiega abbondantemente lo SPRECO caratteristico della nostra civiltà, il CONSUMISMO SFRENATO, da parte del LUSSO, di fatiche di anni per il godimento di un'ora, la DISUMANITà delle migliaia di ricchi INSENSIBILI, ognuno dei quali, per gratificare desideri completamente privi di necessità, DISSIPA ogni anno il prezzo di centinaia di VITE UMANE.

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  8. (CONTINUAZIONE)8>
    I CANNIBALI DELLA CIVILTà SONO INCONSCIAMENTE PIù CRUDELI DI QUELLI ALLO STATO SELVAGGIO, E PRETENDONO MOLTA PIù CARNE UMANA.

    L'UMANITà PROFONDA, L'EMOZIONE COSMICA DELL'UMANITà, è ESSENZIALMENTE NEMICA DEL LUSSO INUTILE, ESSENZILAMENTE CONTRARIA A QUALSIASI FORMA DI SOCIETà CHE NON PONGA RESTRIZIONI ALLE GRATIFICAZIONI DEI SENSI O AI PIACERI DELL'EGOISMO.
    In Estremo Oriente, il dovere morale della SEMPLICITà DI VITA viene insegnato da tempi antichissimi, perchè il CULTO DEGLI ANTENATI aveva sviluppato e coltivato questa EMOZIONE COSMICA DELL'UMANITà che a noi manca, ma che un giorno saremo sicuramente obbligati ad acquisire, semplicemente per salvarci dallo STERMINIO.[...]

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  9. (CONTINUAZIONE)9>
    Ma, nello sviluppo di questa <> dell'umanità, un fattore molto più potente del riconoscimento del nostro DEBITO MATERIALE con il passato sarà il riconoscimento del nostro DEBITO PSICHICO.
    Infatti noi dobbiamo ai morti anche il nostro MONDO IMMATERIALE, il mondo che vive dentro di noi, tutto ciò che è degno di amore nell'impulso, nell'emozione, nel pensiero.
    Chiunque capisca scientificamente che cos'è la BONTà UMANA, e il costo terribile della sua creazione, può trovare NEI MOMENTI PIù COMUNI DELLE VITE PIù UMILI UNA BELLEZZA DIVINA, e può sentire che in un certo senso i nostri morti sono davvero delle divinità.[...]

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  10. (CONTINUAZIONE)10>
    La VERA TEORIA ( non la teoria dell'inizio della vita organizzata in infusi imbottigliati, ma della VITA PRIMORDIALE che sorge sulla superficie di un pianeta ) ha un enorme, anzi infinito, significato spirituale.
    Richiede la fede che tutte le potenzialità della vita, del pensiero e dell'evoluzione passino dalla nebulosa all'universo, da un sistema all'altro, da una stella a un pianeta o a una luna, e di nuovo ritornino a tempeste cicloniche di atomi; significa che LE TENDENZE SOPRAVVIVONO agli incendi solari, a tutte le evoluzioni cosmiche e alle disintegrazioni. Gli elementi sono solo prodotti evolutivi;e la differenza da un universo all'altro dev' essere creazione delle tendenze, di una forma di ereditarietà troppo vasta e complessa per l'immaginazione.

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  11. (CONTINUAZIONE)11>
    II CASO NON ESISTE.
    Ogni nuova evoluzione dev'essere influenzata da quelle precedenti, così come ogni vita umana individuale è influenzata dall'esperienza di tutte le vite nella sua catena ancestrale.

    Le tendenze delle forme ancestrali di materia non devono essere ereditate dalle forme di materia a venire?
    E gli atti e i pensieri degli uomini non contribuiscono anche ora a plasmare il carattere di MONDI FUTURI?
    Non è più possibilie dire che i SOGNI degli alchimisti erano assurdità.
    E non possiamo più nemmeno affermare che TUTTI I FENOMENI MATERIALI non SONO DETERMINATI, come nel pensiero dell'antico Oriente,DA POLARITà DELL'ANIMA[...]

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  12. (CONTINUAZIONE)12>
    Anche se le nostre vite personali sono rette dalle vite ora invisibili del passato, è indubbio che la vita della nostra Terra e del sistema a cui appartiene è retta da fantasmi di innumerevoli SFERE: universi morti, soli e pianeti e lune oramai scomparsi, da molto tempo dissolti nella notte come forme, ma IMMORTALI ed eternamente all'opera IN QUANTO FORZE.

    Indietro, fino al sole, come i seguaci dello Shinto, possiamo far risalire la nostra discendenza;
    eppure sappiamo che nemmeno in quello fu il nostro inizio.
    Infinitamente più remoto nel tempo di un milione di vite del sole fu quell'inizio, se mai si può dire che VI FOSSE UN INIZIO.

    L'INSEGNAMENTO DELL'EVOLOUZIONE è che siamo TUTT'UNO con quello sconosciuto Supremo, di cui la materia e la mente umana non sono altro che MANIFESTAZIONI soggette a un CONTINUO MUTAMENTO.

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  13. (CONTINUAZIONE E...FINE, SCUSATEMI^_^)13>
    L'INSEGNAMENTO DELL'EVOLUZIONE è anche che OGNUNO di noi è fatto di MOLTI, e tuttavia che TUTTI noi siamo comunque UNA SOLA COSA con gli ALTRI e con il COSMO;
    che dobbiamo conoscere tutta L'UMANITà PASSATA non solo IN NOI STESSI, ma anche nella preziosità e bellezza di OGNI ALTRA VITA;
    che possiamo AMARE MEGLIO NOI STESSI NEGLI ALTRI;
    che le FORME non sono altro che VELI e FANTASMI;

    e che SOLO all'INFINITO SENZA FORMA appartengono davvero tutte le EMOZIONI UMANE, dei VIVI e dei MORTI."

    (Lafcadio Hearn, 1895)

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  14. Disturbo ancora una volta perché ho notato alcuni errori nella scrittura dei miei post...
    All'inizio del post numero 5 manca il "NON" all'inizio della frase.
    Al post numero 9 tra le < > manca la parola "EMOZIONE COSMICA".

    Riguardo alle parole SOGNO e REALTA…..ritengo siano solo dei “contorni”, dei contenitori e quindi non dovrebbe essere così importante stabilire se il mondo sia uno O l’alto…potrebbe benissimo essere entrambe le cose. Ognuno può scegliere la PAROLA che preferisce per definirlo, quella che secondo un'idea personale più gli si addice… ciò che importa è il CONTENUTO non il CONTENITORE....forse non dovremmo nemmeno porci certe domande. Che differenza fa’ alla fine? Nessuna, a mio modesto e RELATIVO giudizio. Ciò che fa’ la differenza è non perdere il contatto con l’ESISTENZA in sé, al di là della forma che le attribuiamo. Ciò che conta è l’ESPERIENZA che ne facciamo, non il luogo….
    “ Questo è un sogno. E’ uno spazio-tempo diverso, e ogni diverso spazio-tempo è un sogno per un buon terrestre sensato, come tu continuerai ad essere ancora per qualche tempo. Ma te ne ricorderai e questo muterà il tuo modo di pensare e la tua vita” ( parole di un Messia riluttante ).
    Molti uomini vivono come se dormissero, hanno comportamenti automatici, non sono consapevoli di quello che sono. Il motivo è che non sono a contatto con le cose, con la vita, ma con le loro idee sulle cose e sulla vita. Tutto avviene come in un balletto onirico.“ Un giorno ci sveglieremo e scopriremo che tutto non è stato che un sogno”… ma per svegliarsi non c’è bisogno di aspettare il giorno della morte.

    Ringrazio per questo spazio...
    I miei complimenti Enrico!

    Da un essere che E' grazie alla sua amigdala ^_^

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  15. ciao, puoi firmarti per favore?
    enrico

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  16. Ciao Enrico,
    Scusami non volevo mancare di educazione nel non render noto il nome.
    Mi dispiace..però forse questo non è ne il tempo ne lo spazio "digitale" per farlo.Probabilmente non avrei dovuto nemmeno permettermi di scrivere..ma l'ho fatto, sotto effetto di un impulso sorto nel leggere il tuo post.
    Non credevo fosse così importante...però se è necessario un "totem" ( ieri ho visto il film "inception" ^_^ ) che "certifichi" la mia esistenza reale, potrei ricondurre questo nome in minimi termini a una lettera scarlatta^_*.

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