domenica 1 gennaio 2012

dare a cesare quello che è di cesare: martha medeiros e non pablo neruda


muore lentamente chi non scambia idee, chi non scambia parola con
nessuno, chi evita contraddizioni.
muore lentamente chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno lo stesso percorso e la stessa spesa al supermercato. chi non
cambia marca, non rischia di indossare un nuovo colore, chi non parla
con chi non conosce.
muore lentamente chi fa della televisione il suo guru e il suo partner
di ogni giorno.  molti non possono permettersi di comprare un libro o
un biglietto del cinema, ma molti possono, eppure si alienano davanti
ad un tubo catodico che porta informazione e intrattenimento, ma che
non dovrebbe, con appena 14 pollici, occupare tanto spazio in una
vita.
muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il bianco o il
nero e le situazioni precise a un turbinio di emozioni indomabili,
proprio quelle che mantengono lo scintillio negli occhi, sorrisi e
singhiozzi, cuore bloccato, sentimenti.
muore lentamente chi non rovescia il tavolo quando è infelice sul
lavoro, chi non rischia il certo per l'incerto  dopo un sogno, chi non
si permette, una volta nella vita, di evitare i buoni consigli.
muore lentamente chi non viaggia non legge, chi non ascolta musica,
chi non si diverte.
muore lentamente chi distrugge il suo amor proprio.
può essere la depressione, che è una malattia seria che richiede un
aiuto professionale. così muore ogni giorno chi non si lascia aiutare.
muore lentamente chi non lavora e chi non studia, e nella maggior
parte dei casi non lo fa per scelta, ma per destino: come un governo
silenzioso può uccidere lentamente una buona parte della popolazione.
muore lentamente chi passa i giorni lamentandosi della  mala sorte o
della pioggia incessante, rinunciando a un progetto prima di iniziare,
chi non indaga su quello che non sa e non risponde quando gli
domandate ciò che sa.  molte persone muoiono lentamente, e questa è la
morte più ingrata e traditrice, perché quando si avvicina la verità,
sono ormai incapaci di utilizzare il poco tempo rimasto. il domani
potrebbe già essere arrivato. dal momento che non possiamo evitare una
fine improvvisa, almeno cerchiamo di non morire un poco ogni giorno,
ricordando che essere vivo richiede uno sforzo ben maggiore del
semplice respirare.
martha medeiros

1 commento:

  1. muore lentamente chi non sceglie, chi non si schiera, chi non ha un'idea...muore lentamente chi non riesce a perdonare, dimenticando la propria di fallibilità...muore lentamente chi non ha il coraggio di ammettere di essersi innamorato, di aver affidato la propria felicita nelle mani di un essere umano indipendente..chi non accetta la vulnerabilità che ne consegue. muore lentamente chi vive di gesti routinari, chi si adegua..chi si incastra negli schemi pre-fabbricati dalla società e sopravvive sentendosi rassicurato dal fatto di sapere che sta facendo cio che gli altri si aspettano. muore lentamente chi non sceglie di essere diverso, unico e a volte..anche scomodo.

    henry brown

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