venerdì 15 luglio 2011

"failure is not an option"

sarebbe bello sentire da eugene kranz queste parole.
invece putroppo ci siamo vicini!
qualora durante la mia assenza da questo blog dovesse succedere il crollo ricordatevi queste parole sulla nostra superiorità socio-culturale, tecnologica, spirituale ed economica nel mondo di oggi: “Tutta la nostra educazione, il nostro sviluppo letterario e scientifico, il nostro amore per ciò che è raffinato, le nostre preoccupazioni, presuppongono un terreno costantemente ripulito da Altri, preparato da Altri; è indispensabile il lavoro di Qualcuno affinchè noi possiamo avere il tempo libero necessario al nostro sviluppo psichico, quel tempo libero, quell’ozio attivo, che permette al pensatore di concentrarsi, al poeta di sognare, all’epicureo di godere, che favorisce lo sviluppo opulento, capriccioso, poetico, ricco, delle nostre individualità aristocratiche. (….) La nostra civiltà è la civiltà di una minoranza, è possibile solo grazie al lavoro che abbrutisce la maggioranza“ 
aleksandr herzen 1848

4 commenti:

  1. Quando mise piede sulla Luna con l’Apollo 11, nel 1969, l’astronauta Buzz Aldrin guadagnava meno di otto dollari al giorno. Mi sembra uno dei casi più eclatanti di lavoro sottopagato, molto peggio di quello che hai dovuto sopportare tu nell’arco di tutta la tua carriera. Ti consiglio di tenerlo presente nei prossimi sei mesi mentre mediterai sul futuro dei tuoi rapporti con i soldi. Spero che ti aiuterà a vederli con spirito distaccato, aperto e filosofico. È il miglior atteggiamento possibile per elaborare il tuo grande piano economico per i prossimi anni.

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  2. i cancelli non si sono ancora aperti, la gabbia non e stata divelta, siamo ancora dentro alla caverna...sei nato e cresciuto e di certo morirai in questa societa. il denaro è, e sara per te l unica fonte di scambio. e lo scambio piu importante che tu puoi ottenere è la liberta. solo una certezza economica ti puo offire la possibilita di pensare a sistemi alternativi e a lavorare per le prossime generazioni per un mondo basato sul dono, sulla condivisione e sull eguaglianza. senza soldi si creano debiti e i debiti creano ansia e l ansia e come un casco che indirizza lo sguardo verso uns sola direzione. lavora, risparmia, accantona, non badarci troppo se non ti rende orgoglioso, ma sii accorto...il tuo mucchietto lì nell angolo contiene le chiavi della tua liberta.
    d'altronde...tutti i grandi pensatori della storia erano figli di papa no?? :-)
    henry brown

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  3. l'unica mia fonte di scambio è la sete di conoscenza. nulla più di quella mi rende libero. al futuro non penso. preferisco pensare alle meraviglie che ogni giorno scopro, negative e positive, dell'uomo. non è la certezza economica che rende liberi ma la felicità ed il distacco dalla materialità. essendo stati allevati e cresciuti con un certo modo di intendere la vita e le relazioni con gli altri esseri umani capisco e comprendo quanto sia difficile pensare inversamente. ma provando ad applicare il semplice assioma "in direzione ostinata e contraria" la vita può essere vista e concepita da un altra angolatura..

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  4. Il 3 agosto 2011, quasi dieci anni dopo le Torri Gemelle, si potrebbe consumare la vendetta di Bin Laden. Gli Stati Uniti sono sull'orlo del default. Se il Congresso non troverà entro il 2 agosto un accordo per alzare il tetto del debito, fissato per legge a 14.294 miliardi di dollari, il Paese più potente del mondo andrà in bancarotta. Sembra fantaeconomia, ma è tutto vero. Cosa c'entra Osama con il debito pubblico americano? Prima dell'11 settembre, il debito era sotto controllo, inferiore ai 6.000 miliardi. Dopo gli attentati è esploso a causa delle spese militari per le guerre in Iraq e in Afghanistan. Oggi ha largamente superato i 14.000 miliardi. Una jihad economica di Al Qaeda. Gli Stati Uniti spendono ogni anno in armamenti circa 10 volte più di ogni altro Paese, pari a circa 680 miliardi di dollari (dato 2010). Le basi USA sono ovunque, dal Giappone all'Italia, dalla Bosnia alla Turchia, dal Perù alla Corea del Sud. E' paradossale che la Cina, il principale avversario economico dell'America, ne finanzi l'apparato militare (che la circonda...) con l'acquisto dei suoi titoli pubblici. Peraltro, le ultime aste dei titoli sono ormai surreali. I titoli si stanno trasformando in carta straccia. La Fed, la banca centrale americana, infatti, acquista il 70% dei titoli emessi dal Tesoro. Si stampano i titoli e se li comprano. Farebbero prima a venderne solo il 30%. Gli Stati Uniti, per continuare a vivere, hanno bisogno di chiedere in prestito ogni giorno 4,5 miliardi di dollari (*). Sono il mendicante più in vista del pianeta. Un barbone con la tripla A, ma non dovrebbe avere la tripla C? Su che basi le agenzie valutano il rating statunitense, la sua solidità? Sul numero di testate atomiche che possiede? Democratici e repubblicani stanno discutendo da mesi su come ridurre il debito. Sembrano la brutta copia del Parlamento italiano, e ce ne vuole. Da una riduzione di 4.000 miliardi in dieci anni si è passati a una di 2.000 miliardi. Semplificando, i democratici vogliono più tasse per le classi abbienti, i repubblicani tagli dello Stato sociale. Eppure la soluzione è semplice. Si tolgano dai coglioni dal resto del mondo con i loro sommergibili atomici, ordigni nucleari, droni, basi militari, eserciti, portaerei, cacciabombardieri. Eviteranno il default e staranno meglio anche gli altri.

    (*) fonte Financial Times

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