giovedì 12 agosto 2010

non so cosa pensare..

oggi: un giorno in cui non sto bene, fisicamente e mentalmente.
ieri: ho esistito troppo e vissuto poco. ho rischiato negativamente e non positivamente.

non sono riuscito a far si che la fortuna fosse dalla mia parte. ebbene si, mettiamocela via: gran parte della nostra vita dipende dalla fortuna. spaventa, inietta inquietudine nel liquido cefalorachidiano, pensare quante siano le cose che sfuggono al nostro controllo. questo è il limite umano che oggi mi rendo conto non è osservabile.
come non lo sono alcune cose che sfuggono al nostro occhio o al tempo. ma la vera grandezza e forma d'incidenza, esplicazione, della fortuna quanto è nella vita? nessuno può sapere quanto attechisce. dato che il concetto "spaziotempo" non è lo stesso in tutti i suoi punti. esempio: per convenzione siamo stati abituati a misurare il tempo con un semplice orologio, ma relativamente a che? nessuno lo sa!
la fortuna ed il suo fluire del tempo, quant'è, qual'è la sua incidenza nella vita? ed è la stessa in ogni punto del mondo?
qualora esistesse un'altro universo vicino al nostro dove gli eventi non vengono misurati come da noi, non potremmo vederlo. altrettanto triste è pensare che non possiamo vedere alcune cose indefinite, oltre a quelle che ci sono divinamente concesse nello spetto elettromagnetico della luce. il vero confine non esiste, in quanto non posso e ad oggi non possimo immaginare il confine della fortuna. come d'altronde i confini del nostro universo.

non riesco a scaricare questa tensione, putroppo. non va bene. facendo il mio solito scanning quotidiano della rassegna stampa dopo aver fatto una toccata e fuga tra "lucayas" e "quintana roo" mi imbatto in queste notizie e non so a cosa pensare..
“La popolazione e l’uso delle risorse stanno crescendo sulla Terra in modo esponenziale, così come cresce in continuazione la nostra capacità di incidere sull’ambiente, sia in termini positivi che negativi. Il problema è che il nostro codice genetico mantiene ancora immutati gli istinti egoisti e aggressivi che erano indispensabili per la sopravvivenza in passato. In queste condizioni non vedo come si potrebbe evitare il disastro nei prossimi cento anni. L’unica possibilità di sopravvivenza a lungo termine per la nostra specie è di non restare a guardare quel che stiamo facendo alla Terra, ma di distribuirci nello Spazio, solo lì possiamo avere un futuro” 

non sono parole di uno sprovveduto futurista alla "doc" dott. emmet brown. è stephen hawking che parla; poi leggo queste altre notizie:
non so.. ditemi voi, non so più cosa pensare.. potete aiutarmi, per favore?

4 commenti:

  1. "Il mondo si muove se noi ci muoviamo,
    si muta se noi ci facciamo nuovi,
    ma imbarbarisce
    se scateniamo la belva che c'è in ognuno di noi.
    Ci impegniamo:
    per trovare un senso alla vita,
    a questa vita
    una ragione
    che non sia una delle tante ragioni
    che bene conosciamo
    e che non ci prendono il cuore.
    Ci impegniamo
    non per riordinare il mondo,
    non per rifarlo,
    ma per AMARLO."

    Bertold Brecht

    Muoversi - Rinnovarsi - Impegnarsi - Dare un senso - Amare...
    Questa società avrebbe un gran bisogno di un tetrapak di amore a lunga conservazione.

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  2. Mio caro E.,

    Il fallimento è un errore di valutazione, è ottenere un risultato diverso da quello che ti aspettavi. Incolpare la fortuna è dare ad altri il possesso della nostra vita, è rifiutare responsabilità nel raggiungimento dei propri traguardi.

    Inizia a porti le domande giuste, delle domande critiche, ma costruttive. Individua gli atteggiamenti limitanti e le gabbie che ti sei costruito. Poni attenzione ai tuoi stati d’animo. Se c’è qualcosa che non ti fa star bene, non farla, se c’è qualcosa che ti fa star bene, amala, se smetterai di amarla abbi il coraggio di lasciarla.

    Vivi il tempo come un'"emozione bidimensionale"…

    http://www.youtube.com/watch?v=5hetE8cTfOI&feature=related


    …e prova a guardarti per un attimo con gli occhi di chi tiene a te, ti troverai meraviglioso.

    Per quello che vale non è mai troppo tardi,
    o nel mio caso troppo presto,
    per essere quello che vuoi essere
    non c'è limite di tempo, comincia quando vuoi;
    puoi cambiare o rimanere come sei, non esiste una regola in questo..
    possiamo vivere ogni cosa al meglio o al peggio,
    spero che tu viva tutto al meglio,
    spero che tu possa vedere cose sorprendenti,
    spero che tu possa avere emozioni sempre nuove,
    spero che tu possa incontrare gente con punti di vista diversi,
    spero che tu possa essere orgoglioso della tua vita,
    e se ti accorgi di non esserlo,
    spero che tu trovi la forza di ricominciare da zero.

    (Tratto dal film Il Curioso Caso di Benjamin Button)

    L.

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  3. FORTUNA? ah!.. se spari un proiettile di cannone verso l alto e questo ricadendo verso il basso ti colpisce, la chiameresti sfortuna?
    se dopo aver immesso nell'atmosfera per decine di anni elementi inquinanti e destabilizzanti per l'equilibrio che noi oggi conosciamo ed un giorno venissi travolto da una lamiera di ondulit che da una baraccopoli della repubblica domenicana vola a 100 kmh a causa di un uragano di forza 5 e questa ti colpisse.. la chiamaresti ancora sfortuna?
    chi ha deciso qual è il limite tra fortuna e sfortuna? qual è il cambiamento e da quale situazione momentanea partiamo per definire malasorte una modifica dello stato delle cose?

    "Ad un contadino era fuggito il proprio cavallo e la sera stessa i suoi vicini si erano riuniti per commiserarlo per ciò che era considerata una malasorte.
    Egli disse "Può darsi".
    Il giorno dopo il cavallo ritornò ma portando con sè sei cavalli selvaggi ed i vicini arrivarono acclamando una simile buona sorte.
    Egli disse "Può darsi".
    Il giorno dopo suo figlio cercò di sellare uno dei cavalli selvaggi ma fu disarcionato e si ruppe una gamba. Ancora i vicini vennero ad offrire la loro partecipazione affettuosa alla malasorte.
    Egli disse "Può darsi".
    Il giorno dopo gli ufficiali incaricati della coscrizione vennero al villaggio per scegliere i giovani da mandare sotto le armi ma a causa della gamba rotta il figlio del contadino non venne preso. Quando i vicini vennero per esprimere quanto fortunatamente fossero andate le cose egli disse ancora "Può darsi".

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  4. ....e la storia potrebbe andare avanti all'infinito, perché la fortuna e la sfortuna non esistono, sono un'invenzione dell'uomo come quella specie di entità informe che guarda dall'alto e che in teoria dovrebbe regolare questa successione di avvenimenti tra fortuna e sfortuna. Una rovinosa classificazione delle cose, che toglie il valore all'evento stesso.
    Gli avvenimenti della vita sono regolati con la stessa legge che fa ricadere quella palla di cannone, che fa bollire l'acqua per la pasta, che fa piovere sostanze acide sulle nostre teste.

    Stephen Hawking ti ha dato la risposta.

    P.S. Per Sgarbi invece, credo che non ci sia nulla da fare.

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