giovedì 22 luglio 2010

l'errore!

..oggi leggo da repubblica.it che i cugini d'oltralpe hanno organizzato un festival a parigi. il festival dell'errore, dove: "Insegniamo l'importanza dei passi falsi". se ne fa il bambino diventa un genio. per gli esperti occorre spezzare il nesso logico tra risposte sbagliate e brutti voti.. dei 180 articoli scientifici pubblicati da albert che di cognome faceva einstein, una quarantina contengono errori significativi. se oggi abbiamo penicillina e vaccini, lo dobbiamo agli sbagli commessi dai loro scopritori, che andavano in cerca di altro. la stessa evoluzione degli esseri viventi procede grazie ai piccoli difetti. "errare" è una parola che nella radice significa deviare dalla solita strada. e presumo non esista grande scienziato che sia arrivato al successo senza salire su una gigante catasta di conclusioni sbagliate. pensiamo a quanta importanza abbia saper riconoscere i propri errori, riuscire ad ammetterlo con se stessi e con gli altri, il dire "mi sono sbagliato, devo cambiare strada". il dialogo, la discussione e il confronto sono i mattoni basilari della scienza, ma anche uno degli ingredienti imprescindibili del vivere in comune.

quindi correggere un ragazzo che capovolge un cestino della carta per usarlo come sedia vuol dire, significa "sterilizzare la sua fantasia, costringerlo entro regole che si sono consolidate per pura e semplice pigrizia mentale. troppo spesso l'insegnamento a scuola si limita alla ripetizione della "nozione esatta"". e i quiz a risposta chiusa sempre più utilizzati sono quanto di peggio possa esistere per stimolare il pensiero creativo e fuori dalle righe.

l'intelletto umano è una grande conquista come l'innovazione ed il genio. linguaggio, logica e scienza sono le tre grandi conquiste degli esseri umani. la maggior parte degli errori derivano anche da una di queste grandi conquiste: il linguaggio. erriamo perché parliamo. il linguaggio permette di scoprire la memoria collettiva permanente, meglio nota come scrittura. noi oggi sappiamo cosa pensava aristotele, platone, galilei ed archimede perche leggiamo. ma 3000 anni fa epimenide scoprì che con il linguaggio si poteva dire tutto ed il contrario di tutto. tutti hanno ragione. epimenide invento il famoso paradosso del bugiardo. per dimostrare che data una certa struttura logica la risposta può essere si o no. ma potrebbe anche non esserci risposta. epimenide abitante a creta, quindi cretese disse: «tutti i cretesi sono bugiardi»; essendo come detto egli medesimo fra questi, anch'egli avrebbe dovuto conseguentemente essere bugiardo e perciò l'affermazione avrebbe dovuto essere falsa poiché proveniente da un bugiardo. ma se così non fosse stato, se cioè epimenide fosse stato un cretese che, almeno in questa occasione, non diceva il falso, l'affermazione sarebbe risultata ugualmente falsa poiché non tutti i cretesi erano bugiardi.. da qui nacque la logica.

poi cosa successe: che nel medioevo, una proposta di soluzione fu avanzata da guglielmo di ockham il quale introdusse la distinzione tra linguaggio e metalinguaggio. ovvero: solo le frasi autoreferenziali mescolano i due livelli in uno solo, perché dire "io sto mentendo" è una frase che si pone nel metalinguaggio (per quanto riguarda il verbo mentire, il cui concetto trova spiegazione non nella frase stessa ma in un altro livello), ma è espressa mediante il linguaggio.. quindi concludo dicendo che: nulla stupisce. nemmeno l'errore.

quindi è logico a molti considerare errori ed affini come sbaglio. quindi l'errare è erroneamente associato al fallimento. invece, dopo aver dimostrato il difetto, questo dovrebbe essere celebrato. perché eleva qualcuno ad un nuovo livello di comprensione, si promuove la consapevolezza.
siamo esseri umani, è semplicemente una questione di tempo prima che le idee siano aggiornate, cambiate o sradicate...

diceva faber: "questa è una canzone che risale al 1962, dove dimostro di avere sempre avuto, sia da giovane che da anziano, pochissime idee ma in compenso fisse. nel senso che in questa canzone esprimo quello che ho sempre pensato: che ci sia ben poco merito nella virtù e ben poca colpa nell'errore. anche perché non sono ancora riuscito a capire bene, malgrado i miei cinquantotto anni, cosa esattamente sia la virtù e cosa esattamente sia l'errore, perché basta spostarci di latitudine e vediamo come i valori diventano disvalori e viceversa. non parliamo poi dello spostarci nel tempo: c'erano morali, nel medioevo, nel rinascimento, che oggi non sono più assolutamente riconosciute. oggi noi ci lamentiamo: vedo che c'è un gran tormento sulla perdita dei valori. bisogna aspettare di storicizzarli. io penso che non è che i giovani d'oggi non abbiano valori; hanno sicuramente dei valori che noi non siamo ancora riusciti a capir bene, perché siamo troppo affezionati ai nostri." (dal commento introduttivo a La città vecchia, Teatro Brancaccio di Roma, 14 febbraio 1998)

N.B: i deep purple restano sempre loro ed il loro spettacolo "made in cajello" è stato a dir poco pantagrulicamente appetitoso.. per non parlare della spalla "an, tù, fri" ..w pino scotto!

2 commenti:

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  2. "Se non fosse stato per la mia precedente esperienza, avrei subito buttato via la piastra perché contaminata, come molti batteriologi devono aver fatto prima di me. E' molto probabile che altri ricercatori abbiano visto in una coltura gli stessi cambiamenti che ho osservato io, ma, in assenza di un interesse particolare per le sostanze antibatteriche naturali, le colture andate a male siano state immediatamente gettate. Invece di eliminare la coltura contaminata, io feci alcuni esperimenti". Questo è ciò che Alexander Fleming dice riguardo la sua miracolosa e provvidenziale invenzione. Molte scoperte sono avvenute assolutamente per caso, o come dicono in molti, per errore. Ma siamo sicuri che sia tutto quì? Credo che Il caso o l'errore non favorisca tutti, ma solo le menti più visionarie, quelli che in poche parole, hanno il coraggio di essere folli, di rompere il muro della pigrizia che la società ci ha messo davanti.
    La scoperta di Cristoforo Colombo è nata da un errore di calcolo sulle proporzioni della non ancora nota sfera terrestre che l'ha accidentalmente portato su quel continente...Ma gli Italiani non erano un popolo di navigatori?:-) Tralasciando il fatto che vorrei tornare al 3 Agosto del 1492 per invitare il Sig.Colombo a starsene a casa ( niente di personale, è una semplice conseguenza dei miei viaggi nel paradiso caraibico ) nulla sarebbe accaduto senza la sua pazzia. Intraprendenza e voglia di uscire dai binari di una vita scritta da altri, in cui non siamo protagonisti ma semplici marionette manovrate da un invisibile master of puppets.
    Credo che in alcuni angoli nascosti del nostro cervello si nascondano delle idee embrionali, una nebulosa percezione della strada da perseguire che è poi la nostra vita. Per alcuni eletti il successo, l'idea geniale di un'invenzione innovativa, ma questa strada si scontra troppo spesso con l'inflessibilità dei nostri
    " maestri " e dei nostri valori acquisiti....incapaci di scommettere.

    Rock is Alive and Kicking!!!

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