oggi nel giorno della prima eva italiana di luca parmitano non possiamo ricordare un delle più gargantuesce invenzioni della nasa: voyager1, partorita da carl sagan rappresenta l'emblema umano di quel concetto che ci distingue come ammasso di carbonio e h2o, ovvero, la curiosità.
qualche dato:
- in viaggio da 35 anni, lanciata il 5 settembre 1977, ha coperto la massima distanza, oltre 18 miliardi di chilometri (pari a circa 125 volte la distanza media Terra-Sole), percorsa da un oggetto costruito dall'uomo, divenendo così oggi anno 2013 l'oggetto costruito dall'uomo più distante dalla terra
- grazie ad una intuizione di gary flandro la voyager1 ha sfruttato una "fionda gravitazione" per mezzo di un raro allineamento dei pianeti che non si sarebbe ripetuto per altri 175 anni. con una quantità minima di propellente ha impiegato un tempo considerevolmente ridotto per coprire distanze enormi
- ci ha dato una delle foto più significative per la nostra umanità scattata a sei miliardi di chilometri di distanza
- porta con se il "voyager record" una raccolta di suoni del nostro pianeta, dal canto delle balene ai vagiti di un neonato, dal rumore delle onde che si infrangono sulla spiaggia ad alcune composizioni di mozart
anni-luce (approssimativamente 9.500 miliardi di chilometri) fra 40 mila anni. molto prima di allora, fra 10-15 anni, le pile al plutonio che alimentano la sonda si esauriranno: gli strumenti e i trasmettitori taceranno per sempre, e voyager 1 diventerà un’ambasciatrice silenziosa della nostra civiltà attraverso la via lattea.
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