mercoledì 3 novembre 2010

la sindrome di pollyanna

il mio fenomenismo di stampo nichilista che da origine al il mio modus vivendi viene sempre contestato da chi mi sta vicino, attorno, nel mio campo visivo! da neonato (INF), poi bambino (CHL), per un pò di tempo, da ragazzo (UM), ho creduto nella rivoluzione, come credono gli uomini (ADULT) di adesso. oggi comincio a crederci un pò meno a queste palingenesi. ora come ora vedo tutto in maniera apocalittica: ammiro in un silenzio assordante, di fronte a me, un mondo doloroso e sempre più brutto. non ho speranze, quindi non mi prospetto nemmeno un futuro reale.. mi affido sempre ad una forma anarchica e non verso una scelta ideologica di qualche partito.. giocoforza non mi sento nemmeno un precursore della contestazione, in quanto mi reputo semplicemente schiavo dell'enviroment.. oggi trionfa pasolinianamente "la civiltà dei consumi" l'orrore, la spettacolarizzazione degli eventi.. in un certo senso potremmo dire che dalla rivoluzione industriale è si è livellato tutto il mondo.. non v'è più diversità, peculiarità, sana diversità, sorpresa o stupore ma solo mediocrità generalizzata! guardatevi attorno e fotografate il mondo (anche tu con la tua d300 ed il tuo 18-200 VR non vedi che devi esulare per trovare qualche cosa di significativo che possa riempire i pixel del tuo sensore CMOS da 12mb)..

ad ogni modo continuo a lottare per verità parziali, momento per momento, ora per ora, mese per mese, ma ormai non mi pongo programmi a lunga scadenza perché non ci credo più. l'ho fatto forse fino in 4a elementare. adesso non ho più speranze, vivo giorno per giorno. nonostante l'esistenza mi abbia dato tutto strabocca dalla mia bocca solo nichilismo. molti aspetti dell'esistenza che alcuni reputano "livelli alti" sono l’altra faccia della persecuzione. si certo all'inizio ci si può anche esaltare (laurea, soddisfazioni personali, lavoro, carriera, emancipazione..) al primo momento, si possono avere delle piccole soddisfazioni e certe vanità, ma in realtà appena si ottengono questi "livelli alti" si capisce che sono una cosa brutta. per esempio il fatto di comunicare con voi qui, tramite un blog non è bello. per fortuna, riusciamo però poi ad andare al di là del monitor e a ricostituire qualcosa di reale, di sincero attraverso il linguaggio. ma come posizione, la posizione è brutta, è falsa.. diametralmente opposta allo scambio di idee e parole che si posso fare in un bar o in un pub davanti ad una birra.. tra amici.. basta.. per favore, basta.. vibrazioni completamente diverse! la mia è non è contestazione ma una reale fotografia di quello che vedo tutti i giorni davanti a me! il mio pessimismo ad ogni modo non mi preclude dal vivere vero.. anzi nella mia esistenza vivo molto di più di tante persone.. cerco di cogliere quelle cose astratte, inarrivabili ed inenarrabili che la vita mi mette davanti! come diceva PPP "il grande pessimismo implica sempre grande ottimismo, questo è certo, e viceversa" la sindorme di pollyanna quindi non è univoca.
forse il nascosto "vero ottimismo" è inisito nel palesato "falso pessimismo"!

2 commenti:

  1. Enrico,

    cerca di iniziare sempre la giornata così:^_______________________^
    poi condividilo con le persone che conosci e perfino con quelle che incontri per strada....
    ....diventa contagioso....come la sindrome di cui è causa ed effetto alle stesso tempo...l'ho provato e testato varie volte....

    Ciò che crea insoddisfazione e "pessimismo" molto spesso non è tanto ciò che otteniamo a livello personale quanto il fatto di non trovare abbastanza persone con cui si riesce a COMUNICARE...persone pazienti e capaci di ASCOLTARE e a cui interessi COMPRENDERE le nostre parole, il nostro linguaggio....il nostro mondo...ognuno di noi vede il mondo da una prospettiva diversa e lo crea, lo visualizza, lo mette a fuoco secondo il suo personale "obiettivo"...ognuno è dotato di un "sensore" calibrato in modo diverso e questo è ciò che rende interessante conoscere le persone che vediamo "fuori da noi"...scoprire "altro" da noi e zoomare è così bello.....quello che manca putroppo in molte persone e che rende tutto così piatto, uguale, uniformato è proprio la CURIOSITA', la voglia di scrutate con attenzione il "paesaggio" che ci circonda...oltre il solito orizzonte...dove inizia e finisce la ricchezza di colori "dell'arcobaleno"^__^

    Quello che rendeva "grande" Pollyanna era la sua grande ed incrollabile voglia di scoprire, la sua curiosità....la sua capacità di osservare la vita attraverso un grandangolo("Questo consente un angolo di ripresa più ampio oltre che una maggior profondità di campo ed offre una prospettiva alterata...") e di pensare che ogni cosa potesse essere fonte di felicità se condivisa con sincerità e semplicità.....

    By
    Lo Scoiattolino ^_*

    P.s.
    Indubbiamente...un discorso simile sarebbe più piacevole e costruttivo,nonchè meno incline a possibili fraintendimenti, se fatto a viva vavoce e a più occhi...perchè il vero dialogo, secondo me, rimane sempre un confronto verbale condiviso simultaneamente nello stesso momento e luogo tra due o più persone...
    l'espressione del viso, il tono di voce, la gestualità....sono essenziali nel completamento di quel ponte comunicativo/interattivo che è la parola.
    Ciao!! ^__^

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  2. apprezzo particolarmente:

    I paragrafo: linea 10, parola n.5

    II paragrafo: linea 17, parole n. 2-3-4-5

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