turpiloqui d'ecolalia di un ibseniano apprendista hippy, nichilista, onironauta avente memoria eidetica. prigioniero dell'incomprensibile realtà e dell'architettura neurale. ora sulla luna, salpato nei '60 con il saturnoV, si dirigerà verso eta carine. con dromomania e serendipità solcherà l'universo infinito alla ricerca de: singolarità, indizi su energia oscura e l'antimateria, soluzioni sulla teoria delle stringhe e qualcuno che gargantuescamente riesca a stupirmi!
giovedì 16 febbraio 2012
in arrivo a marzo!
(Cliccate su CC per i sottotitoli in italiano)
“Paradiso o Autodistruzione” (Paradise or Oblivion): il nuovo documentario del Venus Project. In uscita il prossimo marzo 2012, sarà disponibile gratis in rete.
Il documentario analizza l’origine, le cause e i sintomi della distorsione dei valori determinata dal sistema in cui viviamo. La presentazione di questo video mira a promuovere un nuovo sistema socio-economico aggiornato alle conoscenze attuali e basato sul lavoro di una vita dell'ingegnere sociale, futurista, inventore e progettista industriale Jacque Fresco che, lui stesso, definisce Economia Basata sulle Risorse (Resource-Based Economy). Il film indaga la necessità di superare i metodi datati e inefficienti del sistema politico, legislativo ed economico o qualsiasi altra struttura istituzionalizzata per la gestione della società. Grazie all’utilizzo del metodo scientifico, associato all’applicazione della tecnologia odierna, è possibile provvedere non solo ai bisogni di ogni essere umano sulla Terra, ma anche offrire abbondanza a tutti. Il film non si baserà sulle opinioni di élite politico-finanziarie o su illusorie democrazie, ma su studi scientifici per il mantenimento di un equilibrio dinamico con il pianeta. “Paradiso o Autodistruzione” introduce lo spettatore a un sistema di valori più adeguati, per attuare un approccio olistico e razionale che sia a beneficio della civiltà umana. Vuole essere un’alternativa alla realtà sociale odierna basata sul denaro, controllata e orientata verso la scarsità fittizia. * Il documentario, della durata di 52 minuti, è realizzato con l’intento di presentare alcuni degli obbiettivi e le proposte che saranno argomento della prossima "grande produzione cinematografica" a cui il Venus Project sta lavorando da tempo.
mercoledì 15 febbraio 2012
il nuovo capo
speriamo che vada a spiegare a chi so io il concetto di "leadership" come lo ha fatto in questa intervista. inoltre spero possa ricordare la differenza tra un leader autoritario ed un leader autorevole. in tutti gli ambiti professionali ma anche in quelli della vita di tutti i giorni. il primo è solo calato dall'alto a livello gerarchico, quindi ha solo il potere del grado. il secondo invece viene riconosciuto leader in quanto tale, da chi lo circonda, per determinate peculiarità che ben si conoscono. ma le discriminanti più pregnanti restano la capacità di comunicare, l'avversione all'aggressività e l'ammissione dei propri errori o dei propri limiti senza complessi.
"un leader è al suo massimo quando a stento ci si accorge che esiste. il suo lavoro è quello di cui la gente, alla fine, dice: l’abbiamo fatto noi."
laozi (VI secolo a.c.)
"un leader è al suo massimo quando a stento ci si accorge che esiste. il suo lavoro è quello di cui la gente, alla fine, dice: l’abbiamo fatto noi."
laozi (VI secolo a.c.)
martedì 14 febbraio 2012
casa dolce casa, cuba dolce cuba!
prendo spunto da sean penn (il mio preferito) e dedico il post di oggi a quei "not real men" che conosco e con i quali mi tocca anche averci a che fare. inoltre per compensare questa negatività umana aggiungo questo reportage cinese (in italiano) dedicato invece anche agli yutong e king long che mi scorrazzano per la isla grande)!
il reportage racconta la straordinaria forza e tenacia di un popolo (che purtroppo non naviga nel mare della libertà) che per primo si è trovato a sperimentare la mancanza della risorsa petrolio in tutte le sue forme: l'enorme crisi energetica a cuba nei '90 avrebbe potuto comportare una grave carestia alimentare e pesanti difficoltà sociali, e invece affrontata con creatività ha portato alla scoperta di un nuovo stile di vita. grazie alla cooperazione, il risparmio, il riuso, la conservazione e lo spirito di comunità, cuba ha ridotto al minimo i consumi energetici, rinunciando anche ad alcune comodità e sprechi tipici del nostro tempo.
riflessioni che ho condiviso in questi giorni con il mio amico breeze mentre ci aggiravamo per gli scaffali dei supermarket cubani in cerca di rum buono.
a joe bongiorno (fede) invece vorrei donare (elemosinare) 5 cuc per il pranzo di oggi, e farlo felice, senza paranoiche considerazioni sul donare soldi a chi li chiede. io faccio elemosina solo a chi mi chiede un aiuto. ogni riferimento a fatti o cose è puramente casuale.. hihihi!
il reportage racconta la straordinaria forza e tenacia di un popolo (che purtroppo non naviga nel mare della libertà) che per primo si è trovato a sperimentare la mancanza della risorsa petrolio in tutte le sue forme: l'enorme crisi energetica a cuba nei '90 avrebbe potuto comportare una grave carestia alimentare e pesanti difficoltà sociali, e invece affrontata con creatività ha portato alla scoperta di un nuovo stile di vita. grazie alla cooperazione, il risparmio, il riuso, la conservazione e lo spirito di comunità, cuba ha ridotto al minimo i consumi energetici, rinunciando anche ad alcune comodità e sprechi tipici del nostro tempo.
riflessioni che ho condiviso in questi giorni con il mio amico breeze mentre ci aggiravamo per gli scaffali dei supermarket cubani in cerca di rum buono.
a joe bongiorno (fede) invece vorrei donare (elemosinare) 5 cuc per il pranzo di oggi, e farlo felice, senza paranoiche considerazioni sul donare soldi a chi li chiede. io faccio elemosina solo a chi mi chiede un aiuto. ogni riferimento a fatti o cose è puramente casuale.. hihihi!
mercoledì 1 febbraio 2012
basta saper immaginare un'isola perché quest'isola incominci realmente ad esistere
COMUNICATO STAMPA
Domani giovedì 2 febbraio alle ore 18.30 presso il cinema Azzurro Scipioni due architetti, uno indiano MR. Samir Bhowmik e uno italiano Arch. Luca De Gol presenteranno un progetto edilizio relativo a 72.000 nuove abitazioni da edificare in Finlandia nella zona di Sibbesborg.
Interamente ispirato al libro di Silvano Agosti LETTERE DALLA KIRGHISIA, Edizioni l’Immagine distribuzione FELTRINELLI.
Il progetto ha già ricevuto un encomio d’onore da una Giuria internazionale. In allegato la locandina informativa.
Honorable mention
Proposal No 4 –
Letters from Sibbesborg
Scattered structures,
based on place-based developmentInspired to the book LETTERS FROM KIRGHISIA
by SILVANO AGOSTI
Domani giovedì 2 febbraio alle ore 18.30 presso il cinema Azzurro Scipioni due architetti, uno indiano MR. Samir Bhowmik e uno italiano Arch. Luca De Gol presenteranno un progetto edilizio relativo a 72.000 nuove abitazioni da edificare in Finlandia nella zona di Sibbesborg.
Interamente ispirato al libro di Silvano Agosti LETTERE DALLA KIRGHISIA, Edizioni l’Immagine distribuzione FELTRINELLI.
Il progetto ha già ricevuto un encomio d’onore da una Giuria internazionale. In allegato la locandina informativa.
Honorable mention
Proposal No 4 –
Letters from Sibbesborg
Scattered structures,
based on place-based developmentInspired to the book LETTERS FROM KIRGHISIA
by SILVANO AGOSTI
da oggi cane sciolto!
L’uomo è un’animale socievole;
quando incontra qualcuno che la pensa come lui,
scodinzola.
Da soli non si può far niente,
non è che io non dia valore all’individuo,
ma credo che un momento collettivo
sia un bisogno dell’uomo per sentirsi vivo;
per crescere e imparare
bisogna essere in molti
e non si può contare
sui cani sciolti.
Da soli non si può far niente,
è giusto trovare una propria appartenenza,
un fondersi di idee e intenzioni
per distruggere un mondo di corruzioni;
per poter ricominciare
ci voglion nuovi volti
e non si può contare
sui cani sciolti.
Da soli non si può far niente
bisogna tentare una qualche aggregazione,
la sento come l’unica salvezza,
un’unione che dia una sicurezza;
ci dobbiamo ritrovare
per non essere travolti
e non si può contare
sui cani sciolti.
Ma i cani sciolti
un po’ individualisti,
un po’ anarcoidi,
sono gli ultimi utopisti,
purtroppo non si accontentano
delle elezioni e dei partiti e delle coalizioni,
ne hanno pieni i coglioni.
Non ce la fanno a delegare
se non si sentono coinvolti,
sono proprio allergici al potere
i cani sciolti.
quando incontra qualcuno che la pensa come lui,
scodinzola.
Da soli non si può far niente,
non è che io non dia valore all’individuo,
ma credo che un momento collettivo
sia un bisogno dell’uomo per sentirsi vivo;
per crescere e imparare
bisogna essere in molti
e non si può contare
sui cani sciolti.
Da soli non si può far niente,
è giusto trovare una propria appartenenza,
un fondersi di idee e intenzioni
per distruggere un mondo di corruzioni;
per poter ricominciare
ci voglion nuovi volti
e non si può contare
sui cani sciolti.
Da soli non si può far niente
bisogna tentare una qualche aggregazione,
la sento come l’unica salvezza,
un’unione che dia una sicurezza;
ci dobbiamo ritrovare
per non essere travolti
e non si può contare
sui cani sciolti.
Ma i cani sciolti
un po’ individualisti,
un po’ anarcoidi,
sono gli ultimi utopisti,
purtroppo non si accontentano
delle elezioni e dei partiti e delle coalizioni,
ne hanno pieni i coglioni.
Non ce la fanno a delegare
se non si sentono coinvolti,
sono proprio allergici al potere
i cani sciolti.
Giorgio Gaber
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