turpiloqui d'ecolalia di un ibseniano apprendista hippy, nichilista, onironauta avente memoria eidetica. prigioniero dell'incomprensibile realtà e dell'architettura neurale. ora sulla luna, salpato nei '60 con il saturnoV, si dirigerà verso eta carine. con dromomania e serendipità solcherà l'universo infinito alla ricerca de: singolarità, indizi su energia oscura e l'antimateria, soluzioni sulla teoria delle stringhe e qualcuno che gargantuescamente riesca a stupirmi!
giovedì 22 marzo 2012
art.18 = 2,7 milioni di esseri umani basteranno ancora nel 2012?
martedì 20 marzo 2012
progetto pecora nera
25 anni della provincia di udine. devis ha lasciato il lavoro di tecnico informatico per creare, nel suo paese di origine, un eco villaggio: il “progetto pecora nera”. vive da due anni in una delle casette di legno lasciate libere dagli sfollati del terremoto del friuli e coltiva mezzo ettaro di terra. al progetto pecora nera invita a partecipare chiunque voglia fare un’esperienza in un eco villaggio in formazione, mettendo a disposizione il suo lavoro. devis spera di raggiungere l’autosufficienza alimentare ed energetica ed è molto vicino al suo obiettivo: è vegetariano e mangia i prodotti del suo orto, oltre a poche altre cose che è costretto ad acquistare, gira in bicicletta, si scalda con la stufa a legna.
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venerdì 16 marzo 2012
per genny
ebbene si ho avuto a che fare anche con genny. quindi anche con l'aberrazione. di cosa parlo? dissi di una simil setta. infatti, nel significato generale del vocabolo, designa ben altro che l'associazione. il vocabolo si applica a tutti gli abusi di forza o di influenza. nel linguaggio ordinario, significa prelevar un diritto arbitrario e fraudolento.
la canzone che segue per parole, cadenza, sapore, e arroganza rende bene l'idea di chi è genny.
la canzone che segue per parole, cadenza, sapore, e arroganza rende bene l'idea di chi è genny.
venerdì 9 marzo 2012
obama
è vero le uniche due cose in cui non credo, riferite agli usa sono: capitalismo & consumismo. ma c'è da dire una cosa. lobby o non lobby quello che ha fatto obama per un minimo livello sanitario è da lodare.
mercoledì 7 marzo 2012
martedì 6 marzo 2012
bici
ecco i punti fondamentali proposti dal movimento salvaiciclisti, ripresi dalla campagna lanciata dal Times lo scorso 2 febbraio e adattati alla situazione italiana:
1. Gli autoarticolati che entrano in un centro urbano devono, per legge, essere dotati di sensori, allarmi sonori che segnalino la svolta, specchi supplementari e barre di sicurezza che evitino ai ciclisti di finire sotto le ruote.
2. I 500 incroci più pericolosi del Paese devono essere individuati, ripensati e dotati di semafori preferenziali per i ciclisti e di specchi che permettano ai camionisti di vedere eventuali ciclisti presenti sul lato.
3. Dovrà essere condotta un’indagine nazionale per determinare quante persone vanno in bicicletta in Italia e quanti ciclisti vengono uccisi o feriti.
4. Il 2% del budget dell’ANAS dovrà essere destinato alla creazione di piste ciclabili di nuova generazione.
5. La formazione di ciclisti e autisti deve essere migliorata e la sicurezza dei ciclisti deve diventare una parte fondamentale dei test di guida.
6. 30 km/h deve essere il limite di velocità massima nelle aree residenziali sprovviste di piste ciclabili.
7. I privati devono essere invitati a sponsorizzare la creazione di piste ciclabili e superstrade ciclabili prendendo ad esempio lo schema di noleggio bici londinese sponsorizzato dalla Barclays
8. Ogni città deve nominare un commissario alla ciclabilità per promuovere le riforme.
1. Gli autoarticolati che entrano in un centro urbano devono, per legge, essere dotati di sensori, allarmi sonori che segnalino la svolta, specchi supplementari e barre di sicurezza che evitino ai ciclisti di finire sotto le ruote.
2. I 500 incroci più pericolosi del Paese devono essere individuati, ripensati e dotati di semafori preferenziali per i ciclisti e di specchi che permettano ai camionisti di vedere eventuali ciclisti presenti sul lato.
3. Dovrà essere condotta un’indagine nazionale per determinare quante persone vanno in bicicletta in Italia e quanti ciclisti vengono uccisi o feriti.
4. Il 2% del budget dell’ANAS dovrà essere destinato alla creazione di piste ciclabili di nuova generazione.
5. La formazione di ciclisti e autisti deve essere migliorata e la sicurezza dei ciclisti deve diventare una parte fondamentale dei test di guida.
6. 30 km/h deve essere il limite di velocità massima nelle aree residenziali sprovviste di piste ciclabili.
7. I privati devono essere invitati a sponsorizzare la creazione di piste ciclabili e superstrade ciclabili prendendo ad esempio lo schema di noleggio bici londinese sponsorizzato dalla Barclays
8. Ogni città deve nominare un commissario alla ciclabilità per promuovere le riforme.
domenica 4 marzo 2012
la domenica della morte
la morte è sempre più vicina. grazie alle mie cerwinvega! ascoltare la voce di fabrizio in questo modo rende bene la vicinanza tra l'imminente cibo per vermi (fonte per la morte) e il presente calore dei raggi solari (fonte di vita). con quanti cinghiali laureati in matematica pura mi dovrò ancora confrontare?
"Io penso che un uomo senza utopia, senza sogno, senza ideali, vale a dire senza passioni e senza slanci sarebbe un mostruoso animale fatto semplicemente di istinto e di raziocinio, una specie di cinghiale laureato in matematica pura"
faber
sabato 3 marzo 2012
follia completa
tra qualche giorno ci sarà l'anniversario della nascita di franco basaglia. mio grande mito. interessante questo recente siparietto raccontato da silvano su rai3. leggere qui sotto per capire di che genio veneto stiamo parlando: "La follia è una condizione umana. In noi la follia esiste ed è presente come lo è la ragione. Il problema è che la società, per dirsi civile, dovrebbe accettare tanto la ragione quanto la follia, invece incarica una scienza, la psichiatria, di tradurre la follia in malattia allo scopo di eliminarla. Il manicomio ha qui la sua ragion d' essere." (da Che cos'é la Psichiatria,1967. Ristampa: Piccola biblioteca Einaudi, Torino, Einaudi, 1973.)
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